ZES Lazio, Tiero incassa l’appoggio di Ugl: “Necessaria l’estensione nelle nostre province”

Istituire una Zone Economica Speciale anche nel Lazio è l’obiettivo chiaro e dichiarato del consigliere regionale Enrico Tiero.
Il Consiglio dei Ministri ha annunciato l’estensione della ZES alle regioni Marche e Umbria, escludendo però il Lazio, e con esso i territori più fragili, come i Comuni dell’area del Cratere sismico o province con un enorme potenziale industriale e logistico come quelle di Latina, Rieti, Viterbo o Frosinone.

Uno strumento strategico
Uno strumento strategico per lo sviluppo economico di aree svantaggiate che prevede incentivi fiscali, agevolazioni per le imprese e semplificazioni amministrative è l’occasione per rendere zone del Lazio, spesso messe all’ombra della Capitale, economicamente attrattive.
L’ok di Ugl
Su questo tema intervengono gli stessi sindacati: “Il rafforzamento dell’economia del Lazio passa oggi attraverso una proposta chiara e condivisa, quella di estendere la Zona Economica Speciale alle province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina”, ha detto il segretario regionale di Ugl Armando Valiani.
Un’occasione di svolta
In quanto la Zes è “una scelta che può rappresentare una svolta per il territorio perché crea condizioni favorevoli per le imprese e per i lavoratori grazie a sgravi fiscali e semplificazioni amministrative che rendono più agevole l’avvio e la gestione delle attività economiche.
Contestualmente l’istituzione della ZES può catalizzare investimenti infrastrutturali strategici, migliorare la connettività logistica e collegare meglio i poli produttivi con porti aeroporti e reti nazionali, oltre a favorire l’adeguamento delle reti energetiche e digitali necessari per la competitività moderna”.
C’è intesa
“Il suo intervento è perfettamente in sintonia con quanto proposto dal sottoscritto sul tema della Zes e della possibilità di far rientrare i diversi territori del Lazio, esclusa la città metropolitana di Roma, in una sorta di area cuscinetto con conseguenti benefici per imprese ed investitori”, commenta Enrico Tiero, presidente della Commissione Sviluppo Economico in Regione Lazio.
L’esclusione è un rischio per l’economia del Lazio
L’esclusione della nostra Regione, rappresenta un rischio concreto perché “a pochi chilometri dalle nostre zone avremo imprese che potranno avvalersi di agevolazioni notevoli che le renderanno ben più competitive rispetto alle nostre. Si creeranno condizioni di concorrenza molto forti che potrebbero portare ad accentuare un processo di delocalizzazione di imprese – spiaga Tiero – Ciò andrà ad impoverire ulteriormente un tessuto economico già in difficoltà”.