Zingaretti diserta la Pisana ma prende lo stipendio (video)

Zingaretti pisana

Zingaretti non sopporta la Pisana. Ci sono brutte facce, evidentemente.
Amarcord personale sulla regione Lazio. Sarà che durante il mio mandato alla presidenza della regione difficilmente mancavo a una seduta, ma colpisce davvero molto l’assenteismo del governatore attuale. Se entra li’, gli manca l’aria.

L’ho vissuto personalmente anche nella scorsa legislatura, quella coincisa con la mia ultima candidatura elettorale per poi chiudere quella stagione dando spazio ad altri. Ma dove sta, la domanda di tutti…. Era impressionante vedere sempre vuoto lo scranno del presidente della regione Lazio, e speravo che in questa legislatura, a numeri risicati per la maggioranza, migliorassero le performance di Zingaretti in regione.

Zingaretti diserta sempre la Pisana

Invece no, come denuncia in una video Chiara Colosimo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Alla Pisana praticamente non lo vedono più, il governatore, e fa sorridere la motivazione che tirano fuori ad ogni riunione di consiglio: “assente per motivi istituzionali”. Come se il consiglio regionale non fosse l’istituzione… ci si è candidato ma sta sempre altrove, Nicola. Regalategli Merola: “Torna, questa casa aspetta a te…”.

Dice: ma fa il segretario del Pd. Vero, ed è la dimostrazione che il partito viene prima dell’istituzione che guida. Non è un consigliere qualsiasi, Zingaretti, è il governatore. Eppure non ci va mai alla Pisana. Gli pare brutto.

Non solo le 14 presenze su 58 sedute di questa legislatura – si’, 58, diciamolo, non sono nemmeno così tante nel triennio – ma è ancora più impressionante il ruolino di marcia annuo.

L’exploit di presenze è stato nel 2018: presente ben otto volte su 18 sedute. Quasi commovente rispetto alle annualità successive: alla Pisana hanno visto Zingaretti in aula in cinque occasioni nel 2019 su 28 riunioni e appena una volta quest’anno, in sei mesi e undici sedute. La Sciarelli avrebbe pane per i suoi denti.

Ma che gli costa una presenza settimanale?

Dicono ancora i suoi difensori interessati: anche altri leader di partito sono presenti meno degli altri parlamentari alla Camera e al Senato. Vero, ma con una leggera differenza, diciamo: non stanno in maggioranza, non guidano la Nazione, e magari ascoltano a quegli italiani che non hanno udienza dalle parti del governo.

Il presidente di una regione ha grandi e rilevanti poteri, decide della vita del territorio, delle imprese, delle comunità. È il signore e padrone della sanità. Decide praticamente tutto. L’assenteismo presidenziale dovrebbe essere vietato e non tollerato in modo indecente. Nel Lazio sembra invece un esempio da applaudire.

Se qualche consigliere regionale riuscirà a scoprire quali sono gli impegni istituzionali con i quali si pretende ogni volta di coprire le assenze di Zingaretti dall’aula le pubblicheremo molto volentieri. Perché c’è uno stipendio da onorare con un impegno che se c’è una volta ogni settimana è grasso che cola. E soprattutto perché c’è ben poco di legale nella giustificazione per impegni istituzionali quando non sono tali: è solo l’alibi, fraudolento, per garantire il numero legale con un’assenza “giustificata” ad una maggioranza che non ha sempre i numeri d’aula. Si salvano spesso per un voto fantasma: il suo.

Se permettete, è anche questa una grande questione etica. Riguarda il proprio dovere. Istituzionale appunto. La regione, la sua assemblea consiliare, come prima istituzione per Nicola Zingaretti. Non è giusto mortificarla disertandola continuamente.

🔵 Zingaretti, quante assenze…🤦Ascoltate la nostra Chiara Colosimo, Consigliere della Regione Lazio.

Pubblicato da Fratelli d'Italia su Giovedì 25 giugno 2020