Zingaretti si è dimenticato delle 3.000 guide turistiche di Roma

Guide turistiche dimenticate dalla Regione Lazio. In questi giorni stanno riaprendo musei, gallerie, pinacoteche in tutta Italia, e ovviamente anche a Roma. Però i siti saranno visitato soprattutto da romani e italiani, perché di turisti stranieri per ora non c’è neanche l’ombra. Ebbene, le guide turistiche sono state letteralmente dimenticate dai protocolli della Regione Lazio. Le cose, come al solito, non sono chiare. Se ne è occupato il quotidiano romano Il Messaggero e anche RomaToday, che parla di “eterno lockdown per le 3.ooo guide turistiche di Roma e provincia”. Le guide devono essere abititate e avere un patentino.
Come si può rilanciare il turismo senza le guide?
Come si fa a rilanciare il turismo se poi si dimenticano proprio loro? Insomma, quello che non è chiaro è se le guide possano portare i gruppi in giro per la città oppure se rischiano la multa per assembramento. Le guide turistiche stanno sollevando la questione, anche perché l’80 per cento del loro lavoro proviene dagli stranieri. Ora, dal 3 giugno, ci si dovrà basare solo sugli italiani. E’evidente che loro, più di altre categorie, stanno uscendo disastrate dall’emergenza. La Pisana infatti ha sì autorizzato le guide per l’escursionismo negli spazi aperti, ma non ha precisato che si può fare a Roma. Le guide possono condurre gruppi a Fontana di Trevi, al Colosseo o a Trinità del Monti? Se sì, i gruppi di quante persone possono essere?

Le guide dovrebbero avere un ordine professionale
Interviene anche un autorevole addetto ai lavori. “E’ veramente sconcertante e deleterio che oggi il lavoro e la professionalità delle tante serie e brave guide turistiche non venga protetto in alcun modo. Per rendere virtuoso il nostro turismo è invece fondamentale garantire la qualità di questo servizio. E dunque occorre istituire il prima possibile un ordine professionale per guide turistiche ed educatori museali. Questa categoria dovrebbe essere inclusa in un ordine ufficiale, come avviene per i medici e le altre categorie che svolgono una importante funzione sociale: solo così possiamo garantire la buona salute del settore turistico”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, margine della riapertura di Palazzo Pitti a Firenze.
E aggiunge: “Ricordo che in Italia, a differenza di altri Paesi, c’è già un iter molto serio per acquisire la patente di guida turistica. Ma per colpa della liberalizzazione selvaggia di questa professione è possibile anche comprarsi per pochi soldi la patente all’estero, senza una vera selezione di qualità, per poi venire ad esercitare in Italia. Dunque in molti casi non è garantito il livello di preparazione necessario, a scapito di chi paga il loro servizio e con danno della città e della sua immagine. Questo è un disastro, perché guide ed educatori museali esperti sono una vera e propria risorsa per l’Italia”.
(Foto: Federagit)