“Zingaretti spieghi alla Pisana i suoi rapporti con Palamara”

Pd Zingaretti palamara

Non si possono essere ambiguità sul caso Zingaretti-Palamara. Le clamorose intercettazioni uscite sulla stampa impongono chiarimenti inmediati anche nella sede più propriamente politica.

Una nota dei consiglieri regionali del Lazio di area centrodestra rileva infatti che “le intercettazioni telefoniche tra Nicola Zingaretti e Luca Palamara evidenziano un rapporto ambiguo, una frequentazione a cavallo tra mondo politico e giudiziario che va assolutamente chiarita anche alla luce di incarichi assegnati e ricoperti negli anni scorsi”.

Zingaretti venga alla Pisana su Palamara

È evidente il riferimento anche a vicende giudiziarie che hanno riguardato persone che hanno agito – affermano gli inquirenti – per conto della regione, a partire da Fabrizio Centofanti e dall’ex capo di gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro.

Inoltre, a tutto ciò va aggiunto anche il ruolo della moglie di Palamara, dirigente esterno della regione, poi assunta all’agenzia del farmaco.

Per questo e per gli indubbi risvolti che può determinare l’inchiesta, “è stata richiesta una seduta straordinaria del consiglio regionale per ottenere dal Governatore Zingaretti le necessarie spiegazioni”.

Centrodestra compatto. E i grillini?

La richiesta ha trovato l’adesione dai consiglieri dei gruppi di centrodestra in consiglio regionale. Per ora non si hanno notizie dell’atteggiamento del gruppo dei Cinquestelle. Davide Barillari, espulso dai pentastellati, ha fatto sapere al leghista Giannini che sosterrà la richiesta di convocazione di Zingaretti.

Lo stesso governatore non potrà sottrarsi ad un impegno che è sollecitato formalmente. Perché sottraendosi al confronto, potrebbe solo seminare dubbi nella stessa pubblica opinione. I rapporti troppo stretti con un magistrato al centro di un’indagine pesantissima non possono essere liquidato con sufficienza come nel passato. E se l’opposizione chiede di spiegarli nella sede della Pisana, sarebbe gravissimo giocare ancora a nascondino.

La trasparenza non può essere ridotta a carta straccia. Anche perché lo stesso Pd appare seriamente coinvolto nei traffici di Palamara. E Zingaretti ne è il segretario. Ma la regione Lazio non può diventarne lo strumento.