Zingaretti sul riarmo: “Mi vergogno del mio governo!”, ma Cruciani lo ‘azzera’: “Anche la sinistra ha fatto figure di m…”

Un dibattito acceso? No, un match politico a colpi di stoccate in diretta. Il ring è quello de “L’Aria che Tira”, talk politico di La7 condotto da David Parenzo, dove ieri mattina è andato in scena uno scontro dai toni incandescenti tra Nicola Zingaretti, europarlamentare del PD ed ex presidente della Regione Lazio, e Giuseppe Cruciani, giornalista e volto della trasmissione radiofonica “La Zanzara”.
Il tema è quello più esplosivo possibile: difesa europea, riarmo e il controverso riferimento del governo Meloni al Ponte sullo Stretto come leva per “raggiungere gli obiettivi sulla spesa militare”. A innescare la miccia è proprio Zingaretti, collegato da Bruxelles, che perde le staffe:
“Mi vergogno. Non da uomo di sinistra, ma da italiano”, urla, riferendosi alla nota trasmessa alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

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L’affondo di Cruciani: “Basta con la superiorità morale della sinistra”
Cruciani non ci sta. Parte al contrattacco, pungente come suo solito:
“Questo senso di superiorità morale è intollerabile. Le figuracce le ha fatte anche la sinistra, eccome se le ha fatte”, attacca, con evidente fastidio. E rincara: “Non è che se citi Putin o la guerra, allora puoi insultare un governo legittimo davanti a tutti. Tu eri un uomo delle istituzioni fino all’altro ieri”.
Zingaretti, di fronte alla bordata, abbozza: “Se ho dato quell’impressione, chiedo scusa”, ma non si ferma. Alza ulteriormente i toni:
“Qui si parla di vita o di morte. E il mio governo si presenta a Bruxelles con un progetto sul Ponte come garanzia per investire sulla difesa? È surreale. Io non ce la faccio a tacere”.
La sinistra alza la voce, ma Cruciani tiene il punto
Mentre Zingaretti si accalora, Cruciani lo incalza: “Hai sbagliato interlocutore, qui non c’è né FdI né Lega. Io ti sto rispondendo come italiano e come giornalista”. Il battibecco continua, tra accuse incrociate e richiami alla realtà geopolitica.
Zingaretti si appella alla serietà del momento storico: “Non è una polemica da bar. In Europa siamo sotto pressione, e servirebbe credibilità, non operazioni di marketing infrastrutturale”.
Ma Cruciani chiude il confronto con una stoccata secca: “Raccontare che solo la destra sbaglia è ridicolo. A Bruxelles si ricordano bene anche i vostri scivoloni”.