Zoomarine: “Non c’è pandemia che tenga, ogni giorno accudiamo i nostri animali”

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“Tenere chiusi ancora due mesi i parchi italiani mette a rischio migliaia di posti di lavoro, nonché l’indotto turistico ed economico che abitualmente si attiva sui territori”. A dirlo  Zoomarine che si unisce all’appello al governo per una veloce riapertura lanciato dai parchi a tema italiani. “Fare presto – rimarca – è la parola d’ordine per un settore che soffre dopo mesi e mesi di stop a tutte le attività”. E per Zoomarine, il più grande parco marino italiano, ogni giorno in più di chiusura significa un impegno ingente per accudire gli animali ospitati dal parco.

L’attività non si è mai fermata, anche senza pubblico

Un’attività che in un anno di pandemia non si è mai fermata. Sono infatti 400 gli animali che richiedono assistenza quotidiana, cura e alimentazione tramite una squadra di più di 20 persone tra addestratori, biologi marini e veterinari che è tutti giorni presente al parco. Non c’è zona rossa che tenga per chi deve prendersi cura di animali così unici e delicati. E anche in questi mesi di lockdown Zoomarine è rimasto operativo nelle operazioni quotidiane di cura e assistenza ai propri animali.

33 specie diverse di animali da nutrire

Si tratta di ben 11 delfini, 14 pinnipedi, centinaia di coloratissimi uccelli tropicali, scoiattoli volanti, fenicotteri, lemuri, ibis, tartarughe. 33 specie diverse convivono nell’habitat del più grande Parco marino italiano, assistiti senza sosta una squadra di esperti che il Covid non è riuscito a fermare. “La nostra – spiega all’Adnkronos Renato Lenzi, direttore operativo The Dolphin Company (la multinazionale proprietaria di Zoomarine) – è prima di tutto una missione.

Pericolo anche per i posti di lavoro

Non c’è pandemia che tenga: da un anno, tutti i giorni, siamo qui per assistere e prenderci cura di oltre 400 preziosissimi animali. Abbiamo uno staff di più di 20 persone tra addestratori, veterinari, biologi ed esperti delle diverse specie animali che ospitiamo. Non siamo aperti al pubblico, ma ogni giorno trascorriamo la giornata al parco per far sentire presenza e vicinanza ai tanti animali che ospitiamo”. “I delfini ad esempio – avverte – sono tra le specie che più interagiscono con l’uomo e con loro abbiamo conservato un rapporto di quotidiana vicinanza.

Non abbiamo mai lasciati soli i nostri 400 animali

Speriamo presto di rivedere il pubblico nei nostri parchi, ma intanto nell’anno di Covid che è trascorso tutti gli animali non sono mai stati lasciati soli per un minuto. Chiediamo al governo di valutare bene la condizione di parchi divertimento, delfinari, giardini zoologici in Italia. Siamo pronti a riaprire subito con massima attenzione al rispetto delle regole di sicurezza”. Situato a Torvaianica, alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, Zoomarine è stata 15 anni fa la prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico.

L’appello di Zoomarine

Zoomarine ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali che ne attestano gli elevati standard di conservazione e salvaguardia del benessere animale (tra i tanti un autorevole primato, unico Parco in Italia e secondo in Europa a ricevere la prestigiosa certificazione della American humane) ed è membro certificato delle più importanti associazioni mondiali del settore, l’Ammpa (Alliance of marine mammal parks e aquariums), l’Eaam (European association for aquatic mammals) e l’Eaza (European association of zoos and aquaria).