A gara 37 stabilimenti di Ostia. E i balneari promettono battaglia

Andranno a gara 37 stabilimenti balneari di Ostia. Per la gestione dei locali e dei servizi ricettivo ricreativi dal primo maggio al 30 settembre del 2021. Si tratta di quei lidi che hanno la concessione scaduta, o in scadenza entro il prossimo 31 dicembre. Ma sulla scelta dell’amministrazione capitolina si e’abbattuta l’ira dei balneari. Che accusano il Campidoglio di aver fatto un bando ‘con i piedi’. Motivo principale delle contestazioni, i tempi stretti. Che obbligano i partecipanti ad iscriversi alla piattaforma comunale digitale Tuttogare entro le ore 12 del 15 marzo. Ma soprattutto, il non aver tenuto conto delle circostanze e del fatto che la discussione sul Pua (Piano di utilizzazione dell’arenile) deve ancora essere affrontata in Aula Giulio Cesare. Così il rischio è di obbligare i concessionari ad una corsa contro  il tempo, salvo poi accorgersi di avere scherzato. Se la programmazione che uscirà dal comune indicherà dei percorsi diversi. Sullo sfondo anche la normativa europea, che obbliga ad andare a gara. Ma con tempi molto più rilassati, non prima del 2033. E forse una soluzione diversa e meno traumatica si poteva trovare. Specie nell’anno post pandemia, dove le perdite sono state ingenti per tutti.

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Ecco i 37 stabilimenti che andranno a gara. Ma il ricorso al TAR è scontato

Ecco i 37 stabilimenti di Ostia che andranno a gara la prossima primavera. Si tratta di Aneme e Core, Arcobaleno Beach, La Conchiglia, Urbinati, Elmi, Battistini, Delfino, Belsito, Plinius, Mami – Cral Comune Di Roma, La Vecchia Pineta, Kursaal, Orsa Maggiore – Cral Poste, Dopolavoro – Atac, La Mariposa, Zenit – Cral Eni, Nauticlub Castelfusano, Le Palme, V-Lounge, La Caletta, La Casetta, La Bussola, La Bicocca, Peppino A Mare, La Spiaggia Di Bettina (Ex Corallo), La Spiaggia, La Vela, Miami Istat, Il Bungalow, La Bonaccia, Guerrino Er Marinaro, Il Corsaro, Isola Fiorita, Il Gabbiano, L’Ancora, L’Oasi e La Marinella. Ma sicuramente arriveranno i ricorsi al TAR del Lazio. Per presunti vizi di legittimità del bando. Il testo infatti prevede la messa a gara per un solo anno, prorogabile per un massimo di tre annualità. Nel caso in cui il Pua non venga approvato. Lo abbiamo fatto per garantire la continuità dei servizi, hanno spiegato dal Campidoglio e dal Municipio. Ma le polemiche sono esplose subito. Con i balneari pronti a dare battaglia.

Federbalneari, le uniche concessioni discriminate sono quelle di Roma

Il presidente di Federbalneari del Lazio Marco Maurelli ha un diavolo per capello. E a Roma Today ha espresso tutte le critiche sul nuovo bando che coinvolgerà 37 stabilimenti di Ostia. Ci siamo già riuniti, ha detto Maurelli. E siamo tutti coesi. Questo bando e’ illegittimo e strampalato. Le uniche concessioni discriminate dalla legge nazionale vigente sono quelle di Roma. Stiamo istituendo nelle prossime ore un pool legale che verrà affidato alla supervisione di Federbalneari e del Sib, le due sigle sindacali della categoria. Siamo pronti a difendere la legittimità dei titoli. Chiediamo anche alla Regione, che in questa vicenda batta un colpo. Fin qui le proteste della categoria, che ovviamente vorrebbe un approccio diverso a tutta la questione. Magari subordinando la proroga delle concessioni ad interventi di abbellimento del lido e di conversione green degli impianti. Come avviene in altre Regioni d’Italia. E come la normativa consentirebbe. Ma per ora, dal Campidoglio non sembrano intendere ragioni. E così lo scontro in Tribunale sembra inevitabile.

https://www.romatoday.it/zone/ostia/37-concessioni-balneari-scadenza-bando.html