Offese a Mattarella: indagate 11 persone. Ci sono 2 giornalisti, un cantautore e Marco Gervasoni

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Tra gli undici indagati per minacce a offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci sono un pensionato, un ottico, due giornalisti di testate online, un impiegato amministrativo di un ospedale romano, uno studente e un professore romano dell’Università del Molise.

Secondo Dagospia l’intellettuale sovranista sarebbe Marco Gervasoni, “Giù le mani da Gervasoni che è un ottimo professore ed eccellente editorialista con l’unico vizio di non essere di sinistra”. Così Vittorio Feltri, direttore di Libero pochi minuti fa su Twitter.

A individuarli sono stati i carabinieri del Ros del Reparto Anticrimine, coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino. Assieme ai pm Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito, che hanno eseguito le perquisizioni con il supporto dei comandi Provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.

Offese a Mattarella chi sono gli undici indagati

Per gli indagati l’accusa è di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Tre dei perquisiti, secondo quanto emerso dalle indagini, gravitavano in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista  con collegamenti tra loro. Il professore universitario di 53 anni è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte, simile a Facebook.

Il prof romano di 53 anni e il cantautore

I post e i contenuti multimediali offensivi fanno riferimento al periodo tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche in relazione al lockdown e alle scelte per il contenimento del covid 19.

Gli inquirenti hanno individuato gli “haters” anche grazie all’impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata nelle investigazioni telematiche e web.  Già nello scorso agosto le forze dell’ordine avevano eseguito un analogo provvedimento, per delega sempre della Procura di Roma. Stavolta l’offesa Social arrivava da un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter.

Secondo Repubblica, tra gli indagati ci sarebbe anche un cantautore. “Va a quel paese”, “Bastardo”, “Devi morire”. E ancora: “Il popolo prima o poi si ribellerà. Questo è quello che vi meritate”. Sono alcune delle frasi scritte sui social rivolte al presidente Sergio Mattarella e sulle quali c’è un’indagine condotta dai carabinieri del Ros dall’aprile del 2020.