Rebuzzi (Gemelli), più morti per infarto e ictus che per covid. Ricoveri tardivi

Sta aumentando la mortalità per infarto e ictus perché con il covid è più difficile ricoverare i pazienti in tempo. Lo ha affermato all’agenzia di stampa Agi Antonio Giuseppe Rebuzzi, direttore dell’Unita’ di terapia intensiva cardiologica del Policlinico Agostino Gemelli. Parlando a margine dell’evento Tennis&Friends. Una delle più importanti manifestazioni per la prevenzione delle malattie in Italia, che si svolge oggi e domani a Roma. E che coinvolge altre 18 strutture sanitarie in cinque Regioni. Dove sarà possibile svolgere visite mediche preventive gratuitamente, tramite prenotazione. Rebuzzi ha spiegato che da una parte c’è una difficoltà delle strutture sanitarie ad organizzarsi a causa del covid. Dall’altra invece sono gli stessi pazienti ad aver paura a recarsi in ospedale. Specie quelli più anziani, per i quali un ritardo nella diagnosi di patologie come l’infarto può:essere fatale. Con la pandemia c’è anche una difficoltà per le sale operatorie, ha concluso Rebuzzi. Per la perdita di tempo enorme dovuta all’utilizzo di alcuni strumenti per impedire la diffusione del virus. Dobbiamo pensare anche alle malattie più gravi del covid, come quelle cardiologiche ed oncologiche. Che rappresentano la maggiore causa di mortalità e per le quali il coronavirus si traduce in un ulteriore danno.

Ospedali, posti covid quasi esauriti. E ritorna l’incubo di marzo

Il medico del Gemelli accusa, con il covid la gente ha paura a recarsi in ospedale. Intanto ieri nel Lazio 1000 contagiati su 28 mila tamponi

Il rischio denunciato dal direttore dell’Unita’ di terapia intensiva cardiologica del Gemelli è reale. E cioè che la paura del covid e i rallentamenti nelle procedure mettano a maggior rischio i pazienti gravi di altre patologie. Ma intanto la curva dei contagiati cresce ogni giorno. E ieri nel Lazio secondo quanto riportato dall’assessore Alessio D’Amato ha sfiorato i 1000 nuovi casi. Tanti, non c’è dubbio. Anche se bisogna sempre ricordare che sono stati effettuati 28 mila tamponi. Compresi i recuperi di alcuni referti pregressi. Significa quindi che tra gli esaminati i positivi sono stati il 3.5%. E tra questi, gli asintomatici sono il 96%. Ovviamente l’allarme è alto, e sarebbe da irresponsabili minimizzare. Ma i numeri vanno dati tutti e in maniera corretta.  Compresi quelli dei decessi, 12 nella giornata di ieri. E dei guariti, 64. In attesa del nuovo decreto del governo, la Regione ha fatto anche sapere che non uscirà una nuova ordinanza più restrittiva. Quindi Zingaretti non andrà appresso a De Luca, o almeno così sembra. E da noi varranno le regole presenti nel DPCM nazionale. Salvo sorprese dell’ultima ora.

https://metronews.it/20/10/17/nella-decima-edizione-di-tennis-friends%C2%A0la-prevenzione-non-va-%C2%A0lockdown.html

Chiusa una festa di matrimonio a Pontinia con 82 persone. E intanto anche il terzino della Roma Calafiori è positivo

Restando sulla cronaca di giornata, ieri è stata chiusa una festa di matrimonio a Pontinia in provincia di Latina. I Carabinieri giunti sul posto hanno trovato 82 persone in un locale compresi gli sposi. Tutti denunciati per assembramento non autorizzato. Comportamento gravissimo, ha stigmatizzato l’assessore regionale D’Amato. Se non siamo responsabili, non riusciremo a vincere la partita con il virus. E tra le notizie dell’ultima ora, si registra anche la positività di altre 4 guardie Svizzere e di un ospite della Casa di Santa Marta, la residenza dove si trova il Papa. Infine è risultato positivo al tampone anche se asintomatico il giovane talento della Roma Riccardo Calafiori. Sto bene e voglio rassicurare tutti gli amici e i tifosi, ha dichiarato Calafiori dal suo profilo Facebook. Ora farò la quarantena tifando Roma da casa. E non vedo l’ora di tornare in campo insieme a tutti i miei compagni.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/20_ottobre_17/coronavirus-festa-nozze-pontinia-80-persone-gesto-irresponsabile-0978aa4c-1062-11eb-bf58-6564bb782bca.shtml