Scandalo al Cimitero Flaminio, ora siamo alle tumulazioni fai da te

Ormai è sempre più nel caos la situazione del cimitero Flaminio a Prima Porta. Tra attese infinite dei familiari, ritardi nelle tumulazioni e tanta rabbia. Anche nelle giornate del 7 e dell’8 aprile infatti si sono registrate file di ore dei carri funebri all’ingresso. Mentre gli operai addetti al servizio funebre cimiteriale dell’Ama sono sempre di meno. Erano una quarantina in origine, ma poi alcuni hanno marcato visita con la legge 104. Mentre altri proprio in questi giorni sono stati chiamati a un corso di formazione. Per imparare a portare i carrelli elevatori. Che consentono di raggiungere i livelli più alti dei loculi. Infine, una quindicina di addetti sono stati sospesi per i noti fatti di cronaca. Relativi a presunti saccheggiamenti all’interno dello stesso sito cimiteriale. Insomma, una situazione al collasso. Con i familiari dei defunti che non ne possono più. Costretti oltre che a sopportare il dolore, a confrontarsi anche con tutto questo. E adesso per ridurre i tempi di attesa, siamo anche alle tumulazioni fai da te. Assurdo.

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Al cimitero Flaminio i parenti dei defunti ridotti ad aiutare a tumulare i propri cari

Una situazione come quella denunciata dal quotidiano il messaggero.it è assurda e incredibile. Al cimitero Flaminio gli addetti sono troppo pochi, e i carri con i defunti si accumulano all’ingresso. Con tensioni tra gli operatori dell’Ama e i dipendenti delle agenzie delle pompe funebri. E parenti disperati, stravolti dal dolore e dalla rabbia. Come la signora Luciana F., che racconta. Mi era stato fissato un appuntamento alle 10.30, ma all’ora di pranzo ancora non si era visto nessuno. Sono stata trattata malissimo, non ce la facevo più. Mentre il giorno dopo, un gruppo di donne era seduto sulla panchina. Hanno sbagliato il nome di mio cognato, ha dichiarato una di loro alla stampa. E adesso devono rifare daccapo tutta la pratica.

Infine, la cosa che non ti aspetteresti mai. Alcuni parenti e operatori delle pompe funebri hanno dovuto provvedere da soli. Portando le corde per calare il feretro nella fossa. O caricandosi le bare sulle spalle. Per portarle nei loculi. Aspettando l’arrivo degli operatori comunali per richiudere le tombe. Uno scandalo che non può più andare avanti. Per dignità e rispetto, prima ancora che per buona amministrazione. Chi può, adesso provveda subito. Per ripristinare una situazione degna di un Paese civile. Anche all’interno del cimitero Flaminio.

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