130 incendi, 200 interventi. Il lunedì da apocalisse della Capitale

Un lunedì di fuoco. Con centinaia di incendi, di diverse dimensioni e intensità, che hanno aggredito nella giornata di ieri moltissimi quartieri di Roma. Prevalentemente nella zona sud ovest, ma anche a est e a nord. Fino all’ultimo rogo, quello scoppiato alla 20.00 in prossimità della piazza intitolata a Pasolini all’idroscalo di Ostia. Con intervento annesso delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco. Costretti a un lavoro straordinario, e supportati dalla Protezione civile e da reparti provenienti da altre Regioni. Un bollettino di guerra insomma, che il sindaco Gualtieri ha seguito costantemente in contatto con la sala operativa dove si coordinavano i soccorsi. Una situazione gravissima, che lascia comunque aperti molti interrogativi. D’accordo il caldo anomalo, ma come può accadere tutto questo? La Procura indagherà, ma certo la scarsa manutenzione del verde e il degrado in cui versano troppe aree della capitale non aiutano. E come sempre, quando il territorio è abbandonato, i disastri sono in agguato.

Via Aurelia, maxi incendio minaccia le case, bombole esplose. Vigili del Fuoco da tutta Italia

L’ultimo degli incendi a Ostia

E’ solo l’ultimo degli interventi di un lunedì terribile in cui la Capitale è finita letteralmente circondata dalle fiamme. Non un solo quadrante è stato risparmiato dalla furia degli incendi. Nove quelli principali, 200 i vigili del fuoco impegnati. E la richiesta di rinforzi da altre regioni, più precisamente da Umbria, Abruzzo, Toscana e Campania. Fondamentale il supporto dei volontari della protezione civile di Roma Capitale, decisivi in molti casi. Per circoscrivere i roghi e per supportare la cittadinanza, costretta per precauzione ad abbandonare le proprie abitazioni.

Un lunedì giunto dopo una domenica di super lavoro, con oltre 130 interventi sull’intero territorio provinciale.

Nel tardo pomeriggio il sindaco Roberto Gualtieri ha fatto il punto con la protezione civile e i vigili del fuoco e in un post ha spiegato cosa stava avvenendo. “Le situazioni più critiche si registrano in questo momento a Tor Pagnotta e a Casalotti, dove alcune famiglie sono state evacuate dalle loro abitazioni. E dove due scuole sono state chiuse per precauzione. Sono in contatto continuo con la centrale operativa della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco che stanno lavorando senza sosta”. Così il primo cittadino. In un lunedì da apocalisse, tra colonne di fumo e lapilli di cenere che cadevano ovunque dal cielo.

Il disastro di Casalotti, cittadini evacuati sull’Aurelia

Il fronte più critico è stato quello di Roma ovest. Siamo a Casalotti e l’allarme scatta alle 14. Le fiamme sono divampate da via Bosco Marengo. Complice il vento e le alte temperature il rogo ha preso forza rapidamente ed ha raggiunto la via Aurelia (altezza svincolo raccordo anulare) su un versante, e via di Casalotti dall’altro. Avvolgendo l’intero quadrante ovest della Capitale in una inquietante colonna di fumo nera visibile da chilometri di distanza.

Coinvolta una rimessa di camper, dove le fiamme hanno provocato delle esplosioni. Lambito un centro sportivo teatro di un centro estivo, evacuato per tempo dai soccorritori. E poi le case da cui i residenti sono stati fatti evacuare per precauzione. Per tutto il pomeriggio la nuvola di fumo ha avvolto il quartiere, con annessa pioggia di cenere sulle strade. Poco dopo le 18 le fiamme hanno raggiunto un capannone di vestiti in via Borgosesia. Il cui rogo per tutta la serata ha ulteriormente spaventato gli abitanti del quartiere. L’altro fronte, quello di Casal Selce, è arrivato a lambire un convento di suore al civico 433.

A causa del fumo che si è sprigionato sono state 35 le persone soccorse dalle ambulanze del 118. Accorse sul posto per tentare di dare supporto agli intossicati. Tra loro, secondo quanto si apprende, una donna e un bambino sono stati trasportati in codice giallo al Policlinico Gemelli. E quattro agenti di polizia, intervenuti sul posto, sono dovuti ricorrere alle cure mediche.

L’incendio sulla Laurentina

A Roma sud a bruciare è stata la zona di Laurentina – Tor Pagnotta. In particolare nelle 5 Cinque Colline su via Laurentina e a Trigoria Alta, dove per precauzione gli abitanti sono stati allontanati dalle proprie abitazioni. Chiusa la via Laurentina, dalla Selvotta alla rotonda del cimitero. La presidente del IX municipio, Titti Di Salvo, ha spiegato che “sono state impegnate squadre della polizia locale, carabinieri, il dipartimento della protezione civile e le squadre di volontari.  È intervenuto un elicottero per le operazioni di spegnimento”.

Brucia Roma sud

E sempre a Roma sud nel tardo pomeriggio un incendio ha interessato anche la zona di Parco Medici, precisamente via Rebecchini. Costringendo Anas alla chiusura della corsia interna del raccordo. E ancora le fiamme hanno interessato via Strampelli, a Pomezia, ai confini con Roma. Poi in serata il vasto incendio di Ostia, nella zona dell’Idroscalo.

Le fiamme a Roma est e Roma nord

A Roma est si contano interventi nella zona di Castelverde e in via di Lunghezzina. Dove a bruciare è stata la zona di una ex discarica, con l’allarme della popolazione per il timore di danni ambientali. Sterpaglie a fuoco anche a Tor Bella Monaca, in via Santa Rita da Cascia. Dove dalle 20 a mezzanotte inoltrata vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per domare le fiamme.

A Roma nord infine fiamme nella zona di Osteria Nuova, nei pressi del centro Enea. L’allarme in via Santa Maria Galeria è scattato poco dopo le 13.30, con gli ultimi focolai spenti solo dopo le 21. E sulla via Flaminia, al chilometro 8, ci sono volute 2 ore per domare un ulteriore rogo di sterpaglie.