500 approdi del porto di Anzio (tra turistici e pesca) andranno a bando insieme a 55 stabilimenti balneari

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I circa 500 approdi attivi nel porto di Anzio (tra turistici e pesca) andranno presto a bando? Molto probabilmente sì, a meno che non intervengano radicali cambiamenti dell’ultimo momento ad opera della Commissione prefettizia che da circa un anno e mezzo sta gestendo l’amministrazione municipale. Se non è una rivoluzione poco ci manca. Probabilmente, il bando avrà luogo insieme a quello relativo ai 55 storici stabilimenti balneari, le cui concessioni sono in scadenza il prossimo 31 dicembre.

I 500 approdi del porto di Anzio (tra turistici e pesca) a bando

I tanti cambiamenti che attendono gli operatori balneari dal prossimo 1° gennaio 2025, quindi, riguarderanno anche il porto e, soprattutto, gli operatori portuali che gravitano attorno ad Anzio oltreché all’area del litorale laziale di Roma sud.

Entrambe le categorie professionali, una più balneare, l’altra più marittima, costituiscono una grossa ed importante risorsa economica per Anzio. Una risorsa che sarebbe finita nella mani della criminalità, almeno parzialmente. L’intera doppia incombenza, la vicenda a dir poco spinosa degli approdi del porto di Anzio e quella degli stabilimenti, è stata affidata dalla Commissione prefettizia ad uno studio legale, lo AOR Avvocati.
Studio legale che avrà il compito di supportare l’Ufficio Tecnico, e la dirigente dell’Area Maria Monaco Eugenio, nelle scelte non facili che dovrà portare a termine.

In particolare, lo studio legale sta supportando l’Area Tecnica comunale nell’analisi della delicata situazione in cui versa la Capo D’Anzio spa, la società partecipata dal comune di Anzio al 61%, che gestisce, a 360 gradi, il Porto di Anzio.

“Nell’ottica di una efficace gestione della società partecipata (Capo D’Anzio spa) si è ritenuto – scrive il Comune nei documenti che 7 Colli ha potuto leggere – in ragione delle funzioni attribuite alla Commissione Straordinaria, implementare ed efficientare le attività di controllo sull’organizzazione della Capo d’Anzio S.p.a..
Rispetto alla necessità di verificare la corretta conduzione della concessione affidata (del porto e degli approdi, ndr). Sia riguardo alle criticità con i sub concessionari decaduti, che rispetto all’interferenza tra gli atti comunali e quelli di competenza della società (partecipata, ndr).

55 stabilimenti balneari, rivoluzione in vista

Oltre al più che probabile bando dei 500 approdi del porto, lo stesso studio legale si occuperà anche, come detto in apertura, di quello relativo ai 55 storici stabilimenti balneari rivieraschi. L’avvio della gara d’appalto è attesa entro, al massimo, l’inizio del 2025. In modo che vi sia il tempo di partire con la prossima stagione balneare, fissata per il 1° maggio 2025, con le concessioni già assegnate. Tra le altre cose, lo stesso studio legale si occuperà anche dei crolli delle falesie che tanti problemi stanno creando nella gestione della spiaggia detta di Nerone, nei pressi del faro.

La Capo D’Anzio, società che gestisce il porto

La Capo d’Anzio S.p.A. è una società controllata dal Comune di Anzio che garantisce dal 2015 il mantenimento della gestione diretta del Porto di Anzio e della diretta fruizione del servizio pubblico di ormeggio, assicurando la sostenibilità dell’iniziativa economica e finanziaria contenuta nel proprio piano industriale. La società infatti sta portando avanti, con determinazione, un ambizioso piano di riqualificazione dell’antico bacino portuale, nato e cresciuto in stretta simbiosi con la città ed i suoi abitanti.

Nel 2021 la Capo d’Anzio Spa è tornata alle origini, nei colori e nel logo, all’antica e gloriosa storia di una Città che è nata e risorta, in quasi tremila anni di storia, intorno al suo mare ed ai suoi porti. Alla guida del Consiglio di Amministrazione della S.p.A. il professor Ernesto Monti, economista e stimato docente universitario, già Consigliere d’Amministrazione FINMECCANICA, ALITALIA, UNICREDIT, ERG. Nel CdA di parte pubblica, anche la Dott.ssa Raffaella Barone (Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione) e l’Avv. Francesco Novara, impegnati gratuitamente al servizio dei cittadini e per la ristrutturazione societaria.