Andrea Costantino, recluso italiano che stanno ammazzando

Andrea Costantino recluso

Non avete diritto di ammazzare quell’italiano in galera: la storia incredibile di Andrea Costantino, recluso non si sa perché negli Emirati arabi rischia di finire molto male.

Ed è ancora una volta sia moglie, Stefania Giudice, a lanciare un allarme drammatico su una vicenda che abbiamo seguito all’inizio, oltre un anno fa, e che potrebbe improvvisamente precipitare.

Andrea Costantino, recluso in Arabia e abbandonato dall’Italia

Mario Draghi, presidente del Consiglio, deve pretendere verità, diritto, giustizia per un italiano perseguitato. Sono state fatte circolare le voci più diverse sui motivo della detenzione di Andrea Costantino, a cui gli Emirati fanno pagare qualcosa che nessuno conosce.

Un cittadino modello fino al marzo 2021, quando è entrato in una spirale inimmaginabile. Lo andarono a prendere in un albergo di Dubai e poi lo portarono nel carcere di Abu Dhabi. Da lì è cominciato l’inferno, con un processo in cui evaporano i testimoni dell’accusa e il diritto alla difesa resta complicato da garantire.

Si è tentato persino di parlare di terrorismo, salvo poi accorgersi che ogni transazione finanziaria di Costantino è stata lecita. Si è gettato fango su un italiano che lì lavorava onestamente e non se ne capisce il perché.

Il drammatico appello della moglie: “Rischia di morire in carcere”

Stando a quanto ha appreso la moglie nella denuncia diffusa dalla Adnkronos, il detenuto è stato anche trasferito in una cella che in realtà è una sorta di scantinato putrido e maleodorante, affollato da topi dai quali è stato aggredito e morso. Andrea Costantino avrebbe anche iniziato uno sciopero della fame e le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate, arrivando a pesare 51 chilogrammi. Ne pesava 80 al momento dell’arresto.

Ora, non si tratta di stabilirne l’innocenza fuori dal processo – posto che si celebra in circostanze quantomeno dubbie – ma di garantire il diritto alla giustizia. E lo Stato italiano deve pretenderlo, se uno Stato c’è.

La moglie Stefania teme di vederlo tornare in Patria dentro una bara, per la drammatiche condizioni di una detenzione che avverte come profondamente ingiusta. Il governo italiano ha il dovere di battersi per ottenere almeno il diritto a poter essere processato anche in condizioni di libertà. La barbarie va bandita sempre e ovunque. Andrea Costantino non può essere lasciato marcire in carcere.