A Palazzo Chigi è festa per i campioni d’Europa della pallavolo: “Orgogliosi di questa impresa”

pallavolo Palazzo Chigi

Mario Draghi accoglie a Palazzo Chigi i campioni del mondo della pallavolo maschile azzurro. Il premier li ”ringrazia per le emozioni che hanno dato all’Italia” sconfiggendo la Polonia per 3-1 nella finale di Katowice, nella tana degli avversari.

“Il trionfo della pallavolo un esempio per il Paese”

“Questo trionfo – dice il premier – è l’ennesima dimostrazione del formidabile stato di salute di cui oggi gode la pallavolo in Italia. Dopo la delusione delle Olimpiadi il vostro movimento è ripartito con determinazione e caparbietà. Ha fatto tesoro dei momenti di difficoltà, delle delusioni e anche delle sconfitte… E si è rinnovato come soltanto le grandi tradizioni sanno fare. Il merito, oltre che vostro, è del vostro allenatore, Ferdinando De Giorgi, dei preparatori atletici, di tutto lo staff, della Federazione, che hanno saputo costruire in poco tempo una squadra mondiale”.

A Palazzo Chigi, il siparietto del bimbo di 4 anni

Draghi, in particolare, si rivolge al capitano, vera star della giornata. “Voglio menzionare anche il vostro capitano, Simone Giannelli, la cui prestazione è stata riconosciuta come miglior giocatore del torneo, complimenti Simone…”, dice l’ex governatore di Bankitalia, tra gli applausi dei presenti. E’ Giannelli, a nome di tutta la squadra, a ricevere da Draghi come dono un tricolore ‘autenticato’ della Presidenza del Consiglio, all’interno di un astuccio blu. ”Sono felice e orgoglioso di portare questa questa medaglia sul petto”, le parole del capitano della nazionale italiana, che, visibilmente emozionato, ammette: “Ancora non abbiamo realizzato cosa è successo ieri sera, cosa abbiamo fatto. Siamo orgogliosi di essere qui e di aver rappresentato il nostro Paese all’estero. Abbiamo avuto difficoltà ma siamo andati avanti con il sorriso e con la nostra forza, il nostro spirito di gioco. Ringrazio tutti, abbiamo fatto un’impresa incredibile..”.

Dopo la cerimonia Giannelli e i suoi compagni sono usciti a piedi dall’ingresso principale di palazzo Chigi per salire sul pullman che li attendeva in piazza Colonna: è stato il più intervistato e fotografato. Il capitano azzurro si è anche fermato a firmare autografi ad alcuni tifosi assiepati dietro le transenne che con cori da stadio acclamavano i loro beniamini. A chiedere un autografo anche Paolo, un bambino di 4 anni e mezzo, che più volte grida ”Simone, Simone, sono qui!”’. Travolto da tv e giornalisti, Giannelli non si accorge del piccolo tifoso ma viene fermato prima di salire sull’autobus: ‘capitano, c’è un bambino che ti chiama, torna indietro…’. Il campione azzurro torna sui suoi passi e rilascia l’autografo al bimbo, emozionatissimo, con la mamma al fianco. Poi saluta i fan che con la bandiera tricolore intonano ‘I campioni siamo noi, grazie ragazzi!’.