Addio a Guido Laj, è lutto nella politica romana per la scomparsa prematura del segretario dem nel II Municipio

Guido Laj

La politica romana piange Guido Laj. Il Segretario del Partito Democratico del II Municipio si è spento a 55 anni dopo aver combattuto contro la malattia. 
II messaggi di cordoglio si accumulano sui social nel ricordo di un amico e una persona sempre disponile e sensibile.

La malattia

In un post sui social, nel settembre del 2024, Guido aveva racconta l’inizio della malattia: “Lo scorso 9 settembre mentre ero in ufficio a lavorare mi sono reso conto che il braccio destro non si muoveva più. Non rispondeva ai comandi del cervello. Da qualche mese lavoro all’università “Sapienza” quindi ho attraversato la strada e sono andato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I. Mi hanno accolto, hanno fatto il loro lavoro e la diagnosi è stata tumore al cervello. Operabile per fortuna. Sono stato operato con pieno successo e ora sono qui a raccontare questa storia. Io sono stato curato e assistito come meglio non si sarebbe potuto e come me chiunque altro. A spese della collettività come è giusto che sia. Il Servizio Sanitario Nazionale mi ha salvato la vita, il bene più prezioso. Ai medici (in particolare a chi mi ha operato) alle colleghe, ai colleghi del Policlinico Umberto I di Sapienza giungano da qui i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti per il quotidiano lavoro che svolgono”.

Il cordoglio

“Con grandissimo dolore ho appreso questa mattina la notizia della scomparsa di Guido Laj. Guido aveva guidato il PD del II Municipio negli ultimi anni e, prima ancora, rivestito la carica di assessore alle politiche sociali del II Municipio. Ho avuto il privilegio di averlo al mio fianco, da Presidente di Municipio, come dirigente politico del mio partito. Un dirigente serio, rigoroso, equilibrato e appassionato. Un uomo sensibile, riservato. Un compagno legato a quei valori della sinistra che sono stati il punto di riferimento di tante generazioni di ragazze e ragazzi cresciuti nelle sezioni del PCI.  Da un anno eravamo tuttə in apprensione per la sua salute che lo aveva costretto ad un ritiro forzato. Ti abbiamo voluto infinitamente bene, caro Guido, e ti immaginiamo così mentre ci guardi con il tuo sguardo benevolo e il tuo dolce sorriso.
Ti sia lieve la terra, caro compagno”, è il messaggio di cordoglio affidato ai social di Francesca Del Bello, presidente del II Municipio.

“Quante chiacchierate, feste dell’Unità, riunioni, telefonate. Quanta passione civica, quanto amore per la nostra comunità – il cordoglio di Enzo Foschi, segretario romano del Pd – abbiamo percorso insieme un bel pezzo di strada. Un punto di riferimento umano e politico per tantissimi di noi. Sempre sereno anche nelle riunioni più accese e sempre pronto ad ascoltare e a riflettere sulle ragioni dell’altro. Come tanti altri della nostra generazione, perdo un amico. Il Partito democratico perde un bravo dirigente territoriale e cittadino. Mi avevi avvertito che la situazione era complicata e volevi restituirmi la delega ai diritti che ti avevamo assegnato come Pd Roma e questo episodio è testimonianza del tuo senso di responsabilità e di rispetto per la nostra comunità. Non accettai le tue dimissioni con la speranza che ce l’avresti fatta. Purtroppo non è stato cosi. Non ti dimenticheremo”.

“Quando oggi ho saputo che ci avevi lasciati mi sono sentita enormemente triste. Una solitudine e una tristezza condivisa con tutta la nostra Comunità del PD romano – scrive Arianna Camelli vicepresidente del partito nel Lazio – In molti hanno camminato con te per anni. Confronti schietti e visione politica. Un dirigente e un compagno che mancherà tremendamente a tutte e a tutti noi che ci stringiamo ai tuoi cari in un abbraccio amorevole e sgomento”.

“Di lui ho amato e amo il rigore morale. la serietà, i pensieri lunghi, la sua caparbietà nel rispetto della dignità umana. Di e con Guido ho mille e mille ricordi in tanti anni di bella e sana amicizia mai interrotta. Mai. Mancherà molto non solo a me e a tutti quelli che lo hanno conosciuto ma a tutta la città. Un nome e un cognome che hanno fatto tanto per Roma dai tempi di Nathan. La laica sacralità nel quale ha immerso il suo impegno civico nella vita quotidiana (ovunque stesse) è sempre stato sano e disinteressato, nella vita quotidiana forse parte proprio da lì… Ti voglio bene Guido”, a dirlo è Paolo Masini, ex assessore di Roma Capitale.