Lutto nel mondo del giornalismo e della politica. È morto al Policlinico Umberto I di Roma, a 74 anni, Peppino Caldarola. È stato Dirigente del Partito Comunista a Bari, ex deputato per L’Ulivo. Caldarola, è stato per anni vicedirettore di Rinascita, fondatore e primo direttore di Italiaradio. Dopo lo scioglimento del Pci ha aderito al Partito Democratico della Sinistra e, successivamente, ai Democratici di Sinistra. Dal 1996 al 1998 e dal 1999 al 2000 è stato direttore del quotidiano l’Unità.
Le ultime posizioni incendiarie contro la destra
Negli ultimi tempi, il giornalista postcomunista aveva assunto posizioni incendiarie contro la destra. In pieno Ferragosto aveva scritto un post su Facebook, molto controvero. “Ho amici a destra, mi dispiace per loro: non sono più avversari con cui discutere ma nemici. Nè esistono differenze fra Salvini e Meloni. Hanno gli stessi obiettivi distruttivi”. Una posizione incendiaria che aveva infiammato il dibattito. “Si accetti la realtà – aveva scritto nel suo urticante post – questo Paese non avrà mai più su temi cruciali una politica convergente, la guerra sarà continua. E se sarà continua è ora che la sinistra finisca di combattere col fioretto. È in gioco il destino del Paese. Non chiamiamola battaglia antifascista ma il senso è che bisognerà combattere su ogni terreno di lotta contro la destra che sta tradendo gli italiani».
Quando disse che Gozi è un traditore
Noi preferiamo ricordarlo quando analizzava la crisi della sinistra, con grande lucidità. Come quando aveva definito un “traditore” l’ex ministro Sandro Gozi, diventato consulente del governo francese. «È la prima volta che ci imbattiamo in un signore che si batterà in Europa per conto di un governo che potrebbe avere interessi diversi dal governo italiano utilizzando le proprie conoscenze. C’è una questione di decenza. Mi dispiace che solo Calenda abbia protestato. Io non toglierei, ovviamente, la cittadinanza a Gozi ma lo allontanerei dal Pd».
Fitto ricorda Peppino Caldarola
Su Twitter il candidato di centrodestra in Puglia Raffaele Fitto ha commentato la morte del giornalista pugliese. «Sono addolorato per la scomparsa di Peppino Caldarola. Le divergenze politiche non hanno mai intaccato il mio giudizio sul giornalista». Un omaggio all’avversario. Mai considerato come un nemico.