Aldo Agroppi è morto: lutto nel mondo del calcio, l’ex calciatore e allenatore aveva 80 anni

Aldo Agroppi morto

Lutto nel mondo del calcio e un 2025 che non inizia nel migliore dei modi. Aldo Agroppi, ex calciatore di ruolo centrocampista, allenatore e opinionista nell’ultimo periodo, si è spento all’età di 80 anni. Lui era malato da tempo, era ricoverato a Piombino (sua città natale), dove oggi il suo cuore ha smesso di battere.

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Chi era Aldo Agroppi

Aldo Agroppi, centrocampista, aveva esordito nel Piombino, in serie D. Poi era stato notato dal Torino, che aveva deciso di acquistarlo e cederlo in prestito a diverse squadre. Prima al Genoa, poi alla Ternana in Serie C e al Potenza. Ma è nella stagione 1967-1968 che Agroppi aveva fatto il suo debutto in Serie A, quando era tornato in pianta stabile ai granata. Da lì un successo dopo l’altro e in breve tempo era riuscito a diventare una delle bandiere del Torino, un protagonista indiscusso della squadra piemontese a quei tempi.

Dopo quasi 10 anni al Torino, era passato al Perugia e aveva indossato più volte la fascia di capitano prima di ritirarsi dal calcio.

Il successo come allenatore e opinionista

Chiusa la carriera come calciatore, Agroppi aveva deciso di intraprendere quella di allenatore. Prima aveva guidato le giovanili di Perugia, poi era stato ingaggiato in serie B dal Pescara. Lui, inoltre, era riuscito a riportare in serie A il Pisa di Romeo Anconetani ed era stato stato voluto anche dalla Fiorentina, in massima serie. Tra non poche polemiche, contrasti con gli ultras viola e aggressioni.

Dopo aver abbandonato del tutto la panchina, Aldo Agroppi si era dedicato al ruolo di opinionista e per diverso tempo era stato commentatore in diverse trasmissioni televisive. Poi la malattia. E ora la tragica notizia: l’ex calciatore e allenatore si è spento a 80 anni nella ‘sua’ Piombino, lui che ad aprile avrebbe spento 81 candeline.

Intanto, sui social sono tantissimi i messaggi di vicinanza e cordoglio. In tanti ricordano Agroppi come un uomo, un professionista che ha fatto la storia del calcio. E del Torino. “Una perdita incolmabile per il mondo granata, questa per davvero. In direzione ostinata e contraria, sempre” – ha scritto Alessandro. E sono tantissimi i commenti, tutti sullo stesso filo.