D’Amato, un piccolo assessore terrorizzato dall’idea di perdere il potere

Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità della Regione Lazio e ora candidato governatore, non perde occasione per attaccare l’ex presidente della Regione Francesco Storace. E lo fa quasi quotidianamente, e per giunta in maniera infantile. Tanto che Storace stesso non ne può più. “D’Amato la smetta con gli attacchi personali. La mia reputazione non può metterla in discussione lui. Se non vuole aggiungere altre condanne a quella inflittagli dalla Corte dei Conti eviti di dire bugie su di me: sono pronto a dire la verità su di lui”. Così, molto duro, Francesco Storace replica a D’Amato. E non aggiunge, per pura carità cristiana, che la destra gli ospedali li apriva, mentre la sinistra li chiudeva.
Corrotti e Tripodi: ci sembra che D’Amato abbia la memoria corta…
Tutto il centrodestra si schiera con Storace. “Si scrive D’Amato si legge mascherine fantasma, concorsopoli e Amazzonia. La continuità di dieci anni di disastri della giunta Zingaretti in Regione Lazio”. Così Laura Corrotti, consigliere regionale Fratelli d’Italia. Aggiunge Angelo Tripodi, capogruppo regionale della Lega e capolista nella circoscrizione di Latina: ”Francesco Storace è stato sempre assolto. Forse Alessio D’Amato ha perso la memoria dopo la condanna della Corte dei Conti, che ha espresso un giudizio positivo sulla politica sanitaria della giunta Storace… Quante gaffe vuole collezionare ancora D’Amato?”.

Cangemi: Storace? Un grande presidente
E ancora il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio e consigliere Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi, dice: “Da D’Amato solo propaganda becera. Storace è stato un grande presidente di Regione, sotto il cui mandato gli ospedali si aprivano. Il Pd invece ne ha chiusi oltre una decina in questi anni. Del mandato di Storace c’è da essere orgogliosi. Oggi, proprio con Francesco, abbiamo incontrato una rappresentanza di agricoltori, altra categoria valorizzata dall’allora giunta da lui guidata ma che D’Amato e compagni hanno abbandonato per anni a se stessa. Sono questi i risultati di cui parla?”
Ma D’Amato continua a straparlare
Ma D’Amato continua a straparlare, terrorizzato: “La destra che c’è dietro al candidato Rocca è la destra regressiva che ha portato nel baratro questa regione. Si scrive Rocca si legge Storace. Ci sono tutti, candidati a sostegno, negli staff, c’è il vicepresidente della Giunta di Storace. Hanno rispolverato anche i Batman. Insomma è tutto lo scenario che noi abbiamo conosciuto, che ha portato al baratro questa regione. Questo è un voto contro una destra regressiva”, ha aggiunto D’Amato. A lui risponde Francesco Rocca anche oggi: “La Regione Lazio deve dare risposte alle migliaia di cittadini che nella nostra Regione ogni anno si ammalano di cancro. Un pensiero soprattutto alle Donne, alla particolare delicatezza delle neoplasie che le riguardano. Immaginiamo strutture a loro dedicate, con protocolli e percorsi terapeutici”.
Rocca inchioda Zingaretti e l’assessore alle loro responsabilità
“La Regione Lazio governata per 10 anni da Zingaretti e Alessio D’Amato, Assessore alla Salute, ha portato il Lazio ai minimi storici per screening e operazioni oncologiche. Nel 2020 i valori degli screening per i tumori alla mammella, colon retto e collo dell’utero erano, rispettivamente, al 25, 16 e 21%. Parliamo dei livelli più bassi registrati a livello nazionale. Noi – prosegue Rocca – lavoreremo per restituire dignità non soltanto ai malati e alle loro famiglie, ma alle tante eccellenze laziali della sanità oncologica che, grazie alle politiche del duo Zingaretti – D’Amato, hanno preferito impegnare fuori Regione la loro professionalità”.
Sbardella (FdI): i suoi sostenitori piantano cannabis di fronte alla Regione Lazio
“Qualcuno avvisi D’Amato che gli si è incantato il disco. Continuare a ripetere, infatti, che Rocca non abbia dato spiegazioni sulla casa è abbastanza stucchevole visto che la risposta del candidato del centrodestra si può ascoltare agevolmente sulla sua pagina Facebook. Piuttosto il candidato del centrosinistra ci racconti qualche particolare in più sull’Amazzonia visto che da due anni sfugge a domande sull’argomento”. Lo dice il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella. “A proposito di illegalità, poi, ci piacerebbe sapere cosa ne pensa D’Amato dell’iniziativa di ieri di una delle liste a suo sostegno che ha piantato cannabis davanti alla sede della Regione Lazio. Non si può essere complici con chi inneggia alla droga libera diffondendo messaggi pericolosi per le nuove generazioni. La politica ha bisogno di serietà e non di pagliacciate senza senso”.