Allarme a Capannelle: continuano ad arrivare immigrati contagiati (video)

capannelle nuovi arrivi

“E intanto a Roma nel quartiere Capannelle Statuario continuano gli arrivi in hotel a 4 stelle dei clandestini positivi al coronavirus. Per loro tamponi, ambulanze, assistenza medica, vitto e alloggio gratis. Per gli italiani invece nessun diritto, sanità e lavoro restano un miraggio. Mandiamo a casa questo governo di traditori antiitaliani!” Lo scrive sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini. IL consigliere sulla surreale vicenda degli immigrati portati, anzi, deportati, a Capannelle ha presentato un’interrogazione urgente al governatore della regione Lazio Nicola Zingaretti. Giannini ha anche postato un video che qui riproponiamo.

La Lega chiede che succede a Capannelle

L’interrogazione urgente a risposta scritta è partita questa mattina dal consigliere Giannini oltre che al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti anche all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Riguarda “il trasferimento di alcuni migranti da un palazzo occupato alla Romanina e da un centro di prima accoglienza di Torre Maura presso l’Hotel Capannelle in via Siderno nel quartiere Statuario a Roma”. “In primis – spiega lo stesso Giannini – ho richiesto se la struttura di via Siderno abbia sottoscritto la convenzione tra la Protezione Civile del Lazio e l’Amministrazione Regionale e, in caso affermativo, quando. Perché a noi ancora non risulta”.

Il razzismo al contrario di Zingaretti

“Inoltre, per quale motivo ai residenti del VII Municipio sia stato comunicato che lo stesso albergo si doveva far carico di persone positive al Covid-19 in isolamento domiciliare fiduciario solo quando il profilo faceboook SaluteLazio è stato costretto a smentire la presenza nell’hotel degli occupanti del Selam Palace”. “Insomma – prosegue Giannini – l’ennesimo atto di razzismo al contrario messo in atto dalla sinistra che governa il Lazio nei confronti degli italiani. I quali devono rispettare, invece, la quarentena”.

“Una situazione al limite del paradosso e del pericolo pubblico. Soprattutto perché a oggi, sia Zingaretti che l’assessore D’Amato, ancora non ci hanno fatto sapere chi sono. Insomma, se questi ospiti pagati a spese nostre e che avrebbero meritato non alberghi bensì il rimpatrio immediato, siano pazienti appena positivizzati a tampone. O se sono stati dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi. O peggio ancora a quanti è stata indicata la necessità di un periodo di quarantena in assenza di tampone”.