Anche la Cassia invasa dai rifiuti. E con il caldo è rischio epidemia

Anche la via Cassia è invasa dai rifiuti. E quella della raccolta dell’immondizia a Roma sembra davvero una telenovela senza un lieto fine. Stavolta non ci troviamo sulla Togliatti o al Quarticciolo, come denunciato tante volte dall’associazione Dillo a Noi Roma. Ma nel cuore della Cassia, nell’elegante Roma nord. Il risultato però non cambia. Almeno a guardare la foto postata su Facebook da Luigi Fratini. Che è un avvocato, ma soprattutto un cittadino residente in zona, esasperato, esattamente come tutti gli altri. Che non ne possono davvero più di ritrovarsi vere e proprie mini discariche esattamente sotto casa. Con odori nauseabondi che si alzano di giorno e di notte. Gabbiani  e altri animali che beccano o passeggiano indisturbati tra i rifiuti. E con il caldo di questi giorni, anche con il rischio di qualche epidemia. Perché non esiste solo il coronavirus. Ma anche il colera. E la leptospirosi visto il numero incredibile dei topi che passeggiano indisturbati in città. Ci vorrebbe uno sforzo gigantesco del comune e e dell’Ama per pulire e igienizzare tutto. Ma nonostante i tanti amministratori cambiati la Raggi non sembra riuscire nell’impresa di darci una città più pulita. Ma anzi ogni giorno che passa Roma sembra sprofondare sempre di più nel degrado.

Grazie Raggi, hai ridotto Roma alla città più sporca del mondo. La denuncia di un cittadino della Cassia su Facebook 

Grazie Raggi. Riesci sempre a migliorare. Nella difficile lotta di rendere Roma la città più sporca del mondo. Questa la situazione di oggi in via Cassia 1844. Ti proporrò per un onore al demerito. Questo il post di un residente, Luigi Fratini. Postato direttamente sulla sua pagina Facebook. E corredato da una fotografia che non lascia spazio a dubbi o incertezze. Infatti vediamo un cassonetto dal quale fuoriescono centinaia di sacchetti e un mare di spazzatura. Che ingombrano tutto il marciapiede antistante, fino a renderlo totalmente o percorribile. E questa intende anche ricandidarsi, commenta il cittadino esasperato. Chiaro che poi in politica ognuno ha le sue idee. Ma di degrado e di sporcizia i Romani non ne possono veramente più. E se poi la città assomiglia a una fogna, caro Grillo prima di scagliare la pietra bisognerebbe vedere di chi è la colpa. Specialmente se il sindaco come in questo caso indossa la maglietta della squadra di casa.

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