Ancora bullismo a Roma. Rissa tra ragazzine a Ostia, e al Prenestino tirano uova a un autistico

Ancora bullismo e violenza per le strade di Roma. Con protagonisti giovani poco più che adolescenti. Ma già in grado di mettere in atto aggressioni in piena regola. Con calci, pugni e schiaffi. Come accaduto a due sorelle ad Ostia. Vittime di una terza ragazza, aiutata dal branco. Mentre al Prenestino ad essere preso di mira è stato Matteo. Un giovane autistico, uscito di casa dopo tre anni. In compagnia della mamma Sara. Che lo aveva accompagnato a prendere una boccata d’aria. Fino a che tre ragazzi a bordo di un’auto non hanno apostrofato Matteo con parole poco gentili. Dandogli dell’obeso, e tirandogli addosso alcune uova. Salvo poi tornare la mattina dopo. Per chiedere scusa a lui e alla sua famiglia. Con dei dolcetti e la voglia di lasciarsi quella stupida bravata alle spalle. Almeno in questo caso c’è stato il lieto fine. Cosa che certamente non si può dire per la rissa che si è scatenata sul litorale.

Pestano la compagnetta disabile e mettono il video su Instagram. Ancora violenza e bullismo a Roma

L’aggressione a Ostia tra bullismo e l’ombra dei clan

L’aggressione che si è consumata ad Ostia ha dei contorni che vanno oltre il semplice bullismo adolescenziale. Anche se tutto sembra essere iniziato dal solito banale equivoco. Maria (nome di fantasia ndr) era al telefono, ma un’altra ragazzina si è sentita osservata. Forse giudicata. E ha reagito male. Con un ‘che te guardi’ che non lasciava presagire nulla di buono. L’adolescente al telefono ha cercato di spiegarsi, ma sembra che non ne abbia avuto il tempo. Perché è stata afferrata per i capelli e gettata a terra. Dove è stata colpita con calci e botte anche al volto. Riuscita a divincolarsi, Maria ha chiamato al cellulare la sorella. Che e’ corsa ad aiutarla. Ma arrivata sul posto, ha trovato una decina di ragazzine tra i 15 e i 16 anni, che hanno spintonato e colpito anche lei. Fino a che l’arrivo di una volante della Polizia non ha disperso il branco. Ora si cerca la responsabile, che avrebbe capelli neri lunghi e la carnagione olivastra. E che alcuni testimoni avrebbero indicata come appartenente ad un noto clan locale. Mentre le due sorelle aggredite sono state trasportate al vicino ospedale Grassi. E refertate con una prognosi di 15 giorni.

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La madre del ragazzo autistico non sporgerà denuncia dopo le scuse degli aggressori

La mamma di Matteo, il ragazzino del Prenestino affetto da autismo e vittima di un assurdo lancio di uova e di insulti, voleva sporgere denuncia. Ma poi ha cambiato idea, quando gli aggressori sono arrivati a casa sua. La mattina dopo il fattaccio, per scusarsi e portare dei dolcetti in segno di pace. Certo, la ferita resta. E ‘non sanno il danno che hanno fatto’, come ha detto Sara alla stampa. “Ma le loro scuse sono state spontanee e sincere – ha proseguito la donna. Per questo ci sentiamo di accettarle. E adesso vogliamo lasciarci questa brutta storia definitivamente alle spalle”. Matteo tra l’altro nel suo quartiere e’ una specie di mascotte, adorato da tutti. E c’è anche un’ associazione in suo onore, ‘diamo un calcio all’autismo’. Che opera in stretto contatto con l’ASD Ponte di Nona. Alla quale i tre bulli pentiti, hanno promesso di dare per quanto possibile il loro aiuto.

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