Anzio, stangata sull’ex hotel abbandonato sul lungomare: Comune impone intervento immediato

Anzio, un tratto di lungomare, foto Google Maps

Anzio, un edificio, un immobile abbandonato sul lungomare, non opportunamente recintato, pieno di erbacce e rifiuti, proprio nel pieno della stagione estiva, a pochi giorni da Ferragosto, è oggetto di una vera e propria stangata da parte del Comune marittimo che ha imposto un intervento immediato di messa in sicurezza. Parliamo dell’ex hotel-Casa di Riposo sul Lungomare delle Sirene. Da tempo segnalato per il suo stato di abbandono, il fabbricato è oggi al centro di un’ordinanza urgente firmata dal sindaco Aurelio Lo Fazio.

Anzio, il Comune impone la bonifica dell’ex hotel-casa di riposo abbandonato

Il provvedimento impone interventi immediati di bonifica, recinzione e pulizia dell’area. Ma la vicenda si tinge di giallo anche sul piano amministrativo: nell’ordinanza non vengono indicati con esattezza i dati catastali dell’immobile (manca la particella).

Si fa riferimento, nei documenti, solo al tratto di Lungomare delle Sirene n.3. Un civico che corrisponde però, secondo Google Maps, ad una casa abitata perfettamente in regola. Tra le carte del Comune si cita invece ‘in chiaro’ alla società proprietaria dell’immobile stesso, la Villa Serena Srl con sede a Roma, che si occupa, appunto, di hotel e Case di riposo.

Un vuoto che lascia margini di incertezza sulla reale localizzazione dell’immobile, ma che in ogni caso non attenua la gravità della situazione denunciata. Secondo quanto da noi ricostruito, l’immobile dovrebbe essere situato non distante dalla Casa per ferie Cottolengo.

Una bomba ambientale sotto gli occhi di tutti

Secondo quanto accertato dalla Polizia Locale già nel settembre 2024, il fabbricato in questione si presenta come un’area di degrado conclamato: senza recinzione, accessibile da chiunque, invaso da sterpaglie, rovi, rifiuti di ogni tipo. Un pericolo per l’igiene pubblica e un potenziale innesco per incendi, oltre a essere rifugio per insetti e animali molesti.

Il contesto urbano circostante, fatto di abitazioni e villette, convive da anni con questo vuoto urbano diventato una bomba ecologica.

Ora l’intervento è obbligatorio e immediato: la società proprietaria ha quindici giorni per agire, pena sanzioni e intervento sostitutivo del Comune con addebito delle spese.

L’ordinanza sindacale n. 26 del 29 luglio 2025 non lascia margini di ambiguità: pulizia completa dell’area, rimozione dei rifiuti, derattizzazione e disinfestazione, recinzione per evitare l’accesso ai non autorizzati.

Tutti gli interventi dovranno essere affidati a ditte autorizzate, con obbligo di documentazione fotografica e relazioni da trasmettere al Comune entro sette giorni dal completamento. Il Corpo di Polizia Locale vigilerà sull’ottemperanza del provvedimento.

In caso di inadempienza, l’amministrazione procederà d’ufficio, rivalendosi sui proprietari. Un segnale chiaro di tolleranza zero verso il degrado.

Segnale politico: basta abbandoni impuniti

Dietro l’ordinanza c’è anche un preciso segnale politico. L’amministrazione Lo Fazio, insediata da pochi mesi, sembra voler marcare una rottura rispetto al passato.

L’intenzione è chiara: recuperare il decoro urbano, eliminare le sacche di degrado e intervenire con forza su situazioni di abbandono strutturale. L’ex hotel- casa di riposo fantasma ne è un primo, emblematico esempio.

Ma se davvero si vuole voltare pagina, sarà necessario agire con trasparenza e rigore anche nella gestione tecnica degli atti pubblici.

Perché bonificare il territorio è importante, ma farlo nel rispetto della completa trasparenza amministrativa lo è, forse, a nostro avviso, altrettanto.