Arriva da Pomezia la speranza del vaccino anti-Covid (video)

morti coronavirus

Pomezia sta lavorando per il vaccino anti-Covid. E una speranza viene da Pomezia, la cittadina industriale alle porte di Roma. Lo rende noto una di queste aziende, la ReiThera, che ha costituito un consorzio con un’azienda tedesca e una belga, la Eukocare di Monaco e la belga Univercells di Bruxelles. Si spera di iniziare già quest’estate la sperimentazione clinica di un vaccino anti Covid-19. “Attualmente ReiThera sta svolgendo le attività preparatorie per iniziare la sperimentazione clinica di fase1/2 in Italia durante l’estate 2020”, si legge in una nota del consorzio. “La produzione su larga scala verrà avviata subito dopo”.

Pomezia, un’azienda è entrata in un consorzio europeo

Come si diceva, il progetto del consorzio europeo è lanciare la ricerca sul vaccino e arrivare in estate ai primi test clinici per “lo sviluppo e la produzione su larga scala di un nuovo vaccino contro Covid-19, basato su di un vettore virale”. Le tre aziende “hanno deciso di unire gli sforzi nella lotta contro questa devastante pandemia mettendo in comune le rispettive competenze al fine di accelerare lo sviluppo rapido di un vaccino basato su di una singola dose”. Rilevano poi le tre aziende biotech: “Si aggiunge l’importante necessità di garantire la produzione di milioni di dosi a tempo record per raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo efficiente e ultra-rapido del vaccino”.

Le competenze specifiche di ogni singola azienda condurranno al risultato finale speriamo positivo. La ReiThera nella generazione e lo sviluppo di vaccini basati su vettori di adenovirus. Leukocare nella formulazione di vaccini basati su vettori virali al fine di garantirne la stabilità a lungo termine. E Univercells nella manifattura su larga scala di vettori virali con tecnologie innovative.

Si tratta di un vaccino preventivo

Come spiegato nel video che proponiamo, il vaccino ha come bersaglio la proteina Spike. Il coronavirus SarsCov2 lo utilizza per aggredire le cellule umane e utilizza un virus animale. Ossia un adenovirus degli scimpanzè che diventa  inoffensivo e trasformato in una navetta. La quale trasporta al suo interno la sequenza genetica che corrisponde alla proteina Spike. Cioè l’arma che il nuovo coronavirus utilizza per invadere le cellule umane. Si tratta di un vaccino preventivo che, iniettato per via intramuscolare, stimolerebbe la produzione di anticorpi e l’attività delle cellule immunitarie. “Vaccini simili, basati su vettori adenovirali umani o di primati, hanno avuto risultati in studi clinici di fase 1 e 2  e sembrano sicuri e immunogenici in migliaia di volontari sani”.