Assalto alla sede della Cgil: altri 6 arresti, tre sono militanti di Forza Nuova

Pamela Testa

Sei nuove misure cautelari per gli scontri avvenuti nel corso della manifestazione ‘no green pass’ del 9 ottobre scorso che ha visto anche l’assalto alla sede della Cgil.

I poliziotti della Digos della Questura di Roma, coordinati dalla procura di Roma, hanno eseguito tre arresti a carico di militanti di Forza Nuova, vicini agli ambienti ultras capitolini, e tre obblighi di dimora per altre tre persone aderenti del movimento di estrema destra e di movimenti no vax. Alle sei nuove misure si e’ arrivati grazie a ulteriori indagini con l’analisi dei filmati che hanno permesso di acquisire nei loro confronti gravi indizi di colpevolezza.

Le accuse contestate dal pm titolare del fascicolo Gianfederica Dito sono di devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Tre le persone sottoposte a obbligo di dimora c’e’ anche il leader veronese di Forza Nuova ed esponente di spicco della componente ultras scaligera. Sono in corso ulteriori indagini per identificare gli altri soggetti che hanno preso parte alle violenze.

Ecco chi è in carcere per l’assalto alla Cgil

Per l’assalto alla Cgil, ci sono altre persone ancora in carcere. “I provvedimenti restrittivi in carcere per i resistenti no green pass costituiscono un chiaro messaggio intimidatorio. Un messaggio rivolto a tutti gli italiani liberi, dal 24 luglio in piazza da nord a sud, e a quelle categorie di lavoratori che hanno rilanciato le istanze delle piazze dopo la decisione di estendere il lasciapassare verde a tutti gli italiani. La lotta per le libertà continua. Tutti liberi, anche se rinchiusi”. Così da Forza Nuova hanno commentato nei giorni scorsi la pronuncia del Tribunale del Riesame. Il giudice ha infatti confermato il carcere per Roberto Fiore, Giuliano Castellino, Luigi Aronica e Salvatore Lubrano e Pamela Testa (nella foto).