Attenti a Conte: sul reddito di cittadinanza lucra voti
Occorre stare attenti a non regalare patrimoni elettorali a Giuseppe Conte. Perché sul reddito di cittadinanza l’ex premier fa il furbo e aizza i suoi elettori contro il centrodestra.
È accaduto anche ieri, con il capo pentastellato all’assalto della Meloni sulla misura voluta al tempo del suo governo gialloverde.
Attenti al gioco di Conte
Si tratta di un provvedimento che ha ancora troppe falle e ci sono stati valanghe di approfittatori che lo hanno intascato senza motivo. Questo perché i controlli sono stati carenti. E suscita parecchi dubbi l’inefficacia dello strumento per quanto riguarda le politiche attive sul lavoro, per il quale lo si era immaginato.
Ora Conte ci fa la campagna elettorale, a Palermo lo dipingono come il salvatore della Patria e attribuisce al centrodestra e soprattutto alla Meloni la volontà di abolirlo totalmente.
Reddito di cittadinanza con più controlli
In realtà, la posizione della coalizione non è così estrema: a più riprese sia Matteo Salvini che Silvio Berlusconi hanno parlato di modifiche necessarie al reddito di cittadinanza. Ma Conte dice ai suoi di stare attenti e spara a zero: ““Meloni togliendo il reddito di cittadinanza vuole la guerra civile. Lei guadagna da oltre 20 anni 500 euro al giorno con i soldi dei cittadini e vuole togliere 500 euro al mese alle persone in difficoltà facendo la guerra ai poveri?”.
Accusa grave che potrebbe trovare azioni conseguenti in qualche pazzo pronto a menare le mani. E da un ex premier ci si aspetta di meglio.
Ma detto questo, lo stesso centrodestra ha l’occasione di chiarire meglio la sua posizione: anche perché il tema della povertà incalza e con la crisi determinata dall’aumento delle bollette sarà anche peggio.
È bene non dare un’immagine di insensibilità rispetto ad autentici drammi sociali. Anche perché c’è chi ci specula e non solo Conte. Pure nel Pd c’è chi è pronto ad azzannare il nemico… Non gli pare vero.