Aurigemma: “Estetisti e parrucchieri, riaprire con prudenza, ma riaprire” (video)

Parrucchieri, estetisti e benessere, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Aurigemma torna alla carica. “Chiediamo al Presidente Zingaretti di riaprire parrucchieri, barbieri e centri estetici con tutte le dovute modalità di distanziamento e sicurezza sia per i lavoratori che per i clienti. E’ un accorato appello che insieme a molti lavoratori del settore, che ricordiamo rappresentano oltre 15.000 partite iva, lanciamo al Presidente della Regione Lazio”. Lo ha detto in una nota e in un video, che riproponiamo, il consigliere di Fratelli d’Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.
Perché estetisti e parrucchieri non possono riaprire?
“Non si comprende, infatti, come si autorizzi l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico dove potranno salire in pochi metri quadrati dalle 40 alle 50 persone, e non si consenta di poter far lavorare anche con
una persona per volta queste piccole attività, che oramai da circa due mesi sono chiuse senza aver incassato un euro. Se a questo aggiungiamo che non è arrivato neanche un euro dai tanti annunci fatti, la
situazione si rende ormai ingovernabile. Per questo motivo invitiamo il Presidente Zingaretti, che non è un passacarte, a valutare seriamente l’opportunità di emettere un’ordinanza, che possa consentire la riapertura di queste attività con tutti i relativi dispositivi di sicurezza”, conclude.

Si tratta di 15mila partite iva
Dall’ultima conferenza stampa del premier Conte a fine aprile 2020 finora l’attesa per una riapertura per le attività di acconciatura ed estetica è stata vana. Gli appelli delle rispettive associazioni di categoria ed anche dei partiti del centrodestra sono stati inascoltati. L’attenzione dimostrata per una riapertura in sicurezza e nel rispetto di tutti gli standard sanitari, distanze comprese, non è bastata per convincere il Governo a concedere una riapertura anticipata rispetto alla data ipotizzata del 1 giugno 2020. “Una ripartenza a scarto molto ridotto. Nonostante oggi inizi ufficialmente la Fase Due, la maggior parte delle imprese è ancora ferma: solo nel commercio e nel turismo saranno ancora inattive oltre 1 milione di imprese”. A calcolarlo è Confesercenti. Bloccato anche, rileva Confesercenti, “il mondo dei servizi alla persona e del benessere: circa 30.000 tra parrucchieri, barbieri, estetisti, make up artists, etc..