Affluenza al ballottaggio, i romani se ne fregano. E la Raggi dà il cattivo esempio

ballottaggio, astensione

Affluenza sotto l’11% in tutti i municipi di Roma al ballottaggio per scegliere il sindaco della Capitale. Le percentuali più alte di elettori che si sono recati alle urne si registrano al Municipio II (10,65%) e al Primo Municipio (10,46%). Al terzo posto per affluenza il Municipio VIII (10,33%). Fanalino di coda il municipio VI, dove l’affluenza alle 12 si è fermata al 7,04%. Questi i dati alle 12 di mattina.

I due candidati a sindaco di Roma hanno votato in mattinata Enrico Michetti presso un seggio di Monteverde Nuovo, Roberto Gualtieri a Monteverde Vecchio. Il candidato di centrodestra Michetti, jeans, giubbotto e mascherina nera, ha votato presso il seggio di via Giovanni De Calvi e, ai cronisti che gli chiedevano una battuta, ha risposto “c’è il silenzio, non parlo”. Gualtieri, piumino smanicato sopra la giacca e mascherina chirurgica bianca e azzurra ‘tradizionale’, ha invece votato presso il seggio 1427 dell’istituto Federico Caffè in via Fonteiana 111. Anche per lui qualche foto ma nessuna dichiarazione.

Ha votato anche lo sconfitto Carlo Calenda terzo classificato, escluso dal ballottaggio, ha postato una foto al seggio con la seguente frase d’accompagnamento. “Con aria mesta ho fatto il mio dovere”.

Un autentico giallo, come riporta Leggo, il voto al ballottaggio del sindaco uscente di Roma. A sera, infatti, Virginia Raggi non risulta abbia ancora votato nel suo seggio nel quartiere di Ottavia, dove si era recata anche in occasione del primo turno delle elezioni amministrative di 15 giorni fa. Un segnale molto negativo per il primo cittadino della Capitale, senza precedenti nella storia repubblicana. Una fine di mandato degna della sua amministrazione. Bruciano ancora alla sindaca pentastellata le frasi della ministra renziana Bonetti che ha detto: “Non sempre le donne sono capaci di fare il sindaco. Si pensi a Roma”. Impossibile darle torto.