Basta aggressioni alle forze dell’ordine: oggi in sette città entrano in azione i taser
Delinquenza impunita nelle principali città italiane. Immigrati che aggrediscono, mordono e comunque si ribellano alle forze dell’ordine non volendo accettare le nostre leggi. E che spesso, non trovando ovviamente lavoro, spacciano. E alle volte uccidono, e in maniera atroce. Polizia carabinieri sono impotenti, e per due motivi: primo, perché i giudici considerano questi reati, soprattutto se compiuto da immigrati, come secondari. Magari frutto della loro “cultura”. Secondo, perché se un agente osa difendersi da questi forsennati, subito viene sospeso e poi indagato o peggio. Ma ciò nonostante i nostri difensori continuano a fare il loro dovere in un ambiente fortemente ostile.
Continue aggressioni alle forze dell’ordine
“Ieri a Roma due colleghi delle volanti brutalmente aggrediti da due malviventi. Il primo si è beccato un violento pugno in pieno volto, al secondo un pusher ha provocato la frattura di una mano. Violenze sempre più diffuse e per le quali nessuno paga. Speriamo che il taser, da oggi, metta fine a questa infinita conta di feriti”. Lo dichiara Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). “Da ieri infatti a Roma, Bari, Bologna, Firenze, Milano, Reggio Calabria e Brindisi ai poliziotti sarà distribuito il taser. Finalmente saremo messi in condizione di operare in sicurezza evitando il contatto fisico e reazioni spropositate come avvenuto ieri a Roma nei confronti dei due colleghi a cui giunge tutta la solidarietà del Mosap”.
In queste ore distribuiti i taser in sette città campione
Lo annuncia lo stesso sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni (Lega).”Parte oggi in 7 città italiane l’utilizzo del Taser, arma a impulsi elettrici, in uso agli operatori della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza che svolgono attività di prevenzione e controllo del territorio. Una giornata importantissima attesa dal 2014 quando la sperimentazione del Taser venne inserita per la prima volta nel Decreto Stadi. Le 4482 armi a impulsi elettrici. Utilizzate, da oggi, dagli operatori rappresentano un importante strumento di difesa e di tutela della sicurezza e della incolumità dei nostri uomini e donne in divisa, sempre più esposti a rischi e pericoli”. Ma sempbra, ovviamente, che sia solo una sperimentazione: qualcuno teme che la legittima difesa – propria e dei cittadini – sia troppo aggressiva coi delinquenti…