Berlusconi è tornato. In molti gli dovrebbero chiedere scusa. E qualcuno più scusa degli altri

berlusconi il ritorno (2)

Sì, è proprio una seconda discesa in campo. Dopo tre anni senza apparizioni pubbliche, Silvio Berlusconi è tornato a parlare “in presenza”, e lo ha fatto con lo stile del 1994. In doppiopetto blu e cravatta in tinta a micro pois bianchi, con pins di Forza Italia sul bavero della giacca, con la fede al dito, Silvio Berlusconi, 85 anni, ricompare dal vivo sul palco della convention azzurra, “L’Italia del futuro”. E si riprende la scena. La sala sotterranea dell’hotel Parco dei principi è stracolma di parlamentari azzurri, militanti e simpatizzanti, tutti con mascherina ma quasi schiacciati. Le sedie non bastano, la maggior parte è in piedi. Appare in ottima forma, e la voce è quella di sempre, e il cervello anche. Il leader azzurro ha parlato per oltre quaranta minuti. Di politica, di politica estera, del suo amico Putin, del centrodestra.

Berlusconi addolorato per le scelte di Putin

Si dice deluso da Putin, che pensava una persona diversa, e sembra sinceramente dispiaciuto, soprattutto per il suo errore di valutazione. Ma non è stato l’unico, pochi pensavano che Putin potesse arrivare a fare una cosa del genere. E non lascio luogo a fraintendimenti: «Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero». Per quanto riguarda il centrodestra, rivendica il fatto di averlo fondato  e portato alla vittoria. Anche se – tiene a precisare – Forza Italia è di centro e con la destra siamo e saremo sempre alleati. Ma non è un centro equidistante, che può allearsi con la destra e con la sinistra indifferentemente. La Prima Repubblica non c’è più.

Il ricordo della atroce persecuzione giudiziaria

Poi parla delle vicende che più gli hanno fatto male, e tanto più presché ingiuste e frutto di una speculazione politica. “In questi anni abbiamo dovuto subire una persecuzione giudiziaria, con più di 100 processi che hanno colpito non solo me, ma anche i miei collaboratori e le aziende che avevo fondato e che non gestisco più da molti anni”. Silvio Berlusconi torna a parlare della giustizia e della sua “decadenza” dal Senato, che considera ancora una ferita aperta. ”Tutto questo – sottolinea l’ex premier – fino alla grottesca espulsione dal Senato e dalla politica attiva, di cui sono stato vittima 9 anni fa e sulla quale aspetto ancora che la Corte Europea dei diritti dell’uomo faccia chiarezza e faccia giustizia”.

Oggi gli italiani sanno da che parte stare

Ma la sinistra, almeno in parte, ha ottenuto il suo scopo, quello di indebolire Berlusconi e il centrodestra. Ma gli italiani hanno aperto gli occhi, sanno certo da che parte stare. Berlusconi ne è sicuro. E quando quel momento arriverà saranno in molti a dover chiedere scusa a Berlusconi. E qualcuno dovrà chiedere più scusa degli altri.