Buon 2024 a un’Italia che non smettiamo di amare (nonostante tutto)

Buon 2024 anche a 7colli, ai suoi fantastici lettori che non mollano mai. E ai suoi redattori, che stanno sempre sul pezzo.
All’Italia, che amiamo più di quanto ci sentiamo ricambiati.
Agli italiani, che meritano molto di più di quanto hanno.
Ai giornalisti, che temono che nel loro buon 2024 sia contemplato il divieto di scrivere: straparlano di legge bavaglio.
Come se finissero le indagini, ma semplicemente il gossip attorno alla giustizia. Che non è un male.
Bisogna semplicemente essere capaci di raccontare ciò che descrive un’ordinanza – non è difficile, provateci – senza bisogno di condirla di virgolette che sputtanano e basta gli indagati.
Buon 2024 ai giovani, di cui si parla sempre meno: alla politica occorre chiedere il massimo sforzo anche per garantire le pensioni di domani.
Sia un anno felice di fronte alle nostre frontiere, che devono cessare di essere un colabrodo. I segnali di dicembre – dopo un anno incredibile – sono positivi, ma non basta.
Anche le nostre tasche chiedono sollievo e arrivi presto a conclusione la riforma fiscale a lungo attesa. Per tutti.
Auguri alla politica. Quella di destra, che non deve più dare l’idea di aspettare il presunto passo falso dell’alleato che non è un nemico se ti serve per governare. E magari si chieda perché certi poteri si accaniscono in maniera clamorosa: e scoprirà che vogliono farle mancare il consenso in Parlamento, oltre che nel Paese.
Ma auguri anche a quella di sinistra, che magari tra qualche anno forse riuscirà a capire che l’antifascismo non ha senso a oltre 100 anni dal 1922 e quasi 80 dal 1945… svegliatevi.
E grazie per un anno meraviglioso anche a chi consente di andare avanti su questo sito a spese sue, la società editrice: 7colli è un bel patrimonio editoriale che vale la pena tenere sempre vivo. Da qualche parte, nel web, bisognerà raccontarla la verità su questo nostro Paese.
Buon 2024, con affetto.