Calenda fa lo spiritoso su Salvini: “Ha fatto il classico?”, ma nei sondaggi il terzo polo sprofonda

Scontro a distanza Calenda Salvini sulla scuola a Metropolis, per tramite del conduttore Gerardo Greco. Il leader di Azione risponde ad un video del segretario leghista, in cui Salvini critica la proposta di Calenda di far frequentare a tutti i ragazzi il liceo, o almeno un biennio.
“Ma questo è un intrattenitore, non è un politico, io non ho detto questo”, risponde Calenda. “Ho detto – spiega – che molti dei ragazzi che frequentano gli istituti tecnici, ed è un dato scientifico, hanno un problema di preparazione gigantesco. E che quindi non è giusto che solo i figli della borghesia possano frequentare il liceo, ma che invece tutti, almeno per i primi due anni, hanno diritto ad avere una preparazione alla cultura. Quindi è l’opposto di una politica classista, di cui mi accusa Salvini”.

“Ma per spiegare a Salvini qualcosa sulla scuola, bisognerebbe che Salvini l’abbia frequentata la scuola, cosa che io dubito”, aggiunge Calenda, subito interrotto dal conduttore Gerardo Greco: “Salvini ha fatto il liceo classico”, “uno di quelli che non funziona”, replica Calenda. “No un buon liceo di Milano”, aggiunge Greco. Ma non è finita. L’intervista continua su altri temi, poi, poco prima della fine, Greco torna sull’argomento: “mi fa sapere la Lega che Salvini ha frequentato il Manzoni di Milano, uno dei migliori licei classici d’Italia”. “Allora c’è da rivedere anche il liceo classico”, commenta Calenda.
Le battute di Calenda su Salvini non gli portano voti
Le battute di Calenda contro Salvini non aiutano il leader di Azione. “Ad un mese dalle elezioni politiche, Fratelli d’Italia si confermerebbe oggi con il 24% primo partito nel Paese, con quasi un punto e mezzo di vantaggio sul Partito Democratico, posizionato al 22,6%. Al terzo posto, con il 14,5%, la Lega di Salvini, seguita dal Movimento 5 Stelle all’11%”. Sono i dati che emergono dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento. “Più distanti appaiono Forza Italia al 7% e Azione-Italia Viva al 5,8%. La lista Sinistra-Verdi avrebbe il 3,7%, Italexit il 3,1%. A 30 giorni dal voto, si attestano per il momento tra il 3% e l’1,5% +Europa, Impegno Civico, Noi Moderati e Unione Popolare”.