Capannelle, l’immigrato vien di notte… E l’hotel a 4 stelle lo paghiamo noi

capannelle villa fulvia

Sale la tensione a Capannelle. Ieri mattina all’alba, di nascosto, hanno trasferito i primi sei immigrati all’hotel a quattro stelle Capannelle. Gli immigrati, non si sa se clandestini né se positivi al coronavirus, hanno già occupato le loro lussuose stanze, provenienti dal Selam Palace, dove sono stati a contatto con soggetti positivi. Altri 25 ne arriveranno nelle prossime, ore, meglio se di notte. Davanti all’albergo c’è l’esercito, ma non si sa se le otto uscite della struttura sono tutte controllate giorno e notte. Si sa che gli immigrati sono insofferenti alle regole, che non gliene frega niente della multa, tanto non la pagano. Anzi, le stanze dell’albergo a quattro stelle gliele paghiamo noi.

Anziché a Capannelle, avrebbero potuto rimpatriarli

Perché questi immigrati non sono stati rimpatriati subito? Ci sarebbe costato, certo, ma almeno ce ne saremmo liberati. Sono arrivati non invitati, senza lavoro, senza documenti e forse col coronavirus. Perché li dobbiamo tenere e mantenere? E’ uno dei misteri di questo regime. I residenti sono giustamente allarmatissimi. Il comitato di quartiere sta chiedendo a tutte le istituzioni cosa sta succedendo, ma non ottiene tante risposte. La salute di un intero quartiere è ad alto rischio. Anche perché c’è un’altra questione, importantissima. Il giornale Prima Pagina News ha infatti segnalato, su richiesta di un lettore, un’altra situazione.

Che succede alla casa di riposo Villa Fulvia?

Si tratta del figlio di un paziente ammalato di Covid-19 che sta a Villa Fulvia, in via Appia Nuova, poco distante dall’hotel Capannelle. Sabato la clinica ha telefonato al figlio del ricoverato dicendo che il padre è positivo e che avrebbero fatto sapere cosa sarebbe successo e dove sarebbe stato portato. Poi più nulla, fino a oggi, quando l’ammalato stesso ha chiamato dicendo di stare in una stanza con altri tre positivi. Sembra che a Villa Fulvia ci siano decine di casi, anche se non è accertato. Il giornale ha girato la domanda al governatore Zingaretti, anche perché di casi analoghi si sente da molti centri Covid. La Regione, insomma, naviga a vista. Ieri sulla situazione dei centri Covid regionali è stata presentata una interrogazione da Fratelli d’Italia.