Il caso Lucca: CasaPound mette alla porta Elio Vito, che non si dimette mai

Vito Lucca

Povero Elio Vito, che voleva fare l’eroe di Lucca. Il deputato di Forza Italia, che giura di essere ex di Forza Italia e vuole diventare ex deputato, si è fatto mortificare da CasaPound.

Aveva appena appreso che la Tartaruga entrava nella coalizione del candidato sindaco Mario Pardini che si era disperato. Comunicando al mondo intero che si sarebbe dimesso da deputato per il vile oltraggio.

A Lucca la figuraccia di Elio Vito

Ora a parte il fatto che sta ancora a Montecitorio e a uno che fa la vittima di un fascismo che non c’è lo faranno restare col vestito da martire per chissà quanto tempo ancora, c’è da dire che Elio Vito a Lucca ha sbagliato tutto.

Voleva gridare alla deriva estremista dei suoi e ha pure portato alla sconfitta dei suoi neoalleati di sinistra. Infatti Enrico Letta e Carlo Calenda si erano precipitati a Lucca per chiudere insieme la campagna elettorale, ma hanno preso una bella sventola.

Il loro candidato Raspini pareva largamente in testa al primo turno. Ma è arrivata la rovesciata popolare che lo ha steso senza possibilità di appello.

CasaPound fa perdere la sinistra

E così il ballottaggio di Lucca, dove si erano esibiti tutti al solo annuncio del sostegno di CasaPound a Pardini, ha rappresentato l’ennesima occasione per dimostrare che certi richiami – questi sì antistorici – non servono a nulla e anzi sono controproducenti.

Alla fine della fiera dispiacciono solo atteggiamenti come quelli di Vito che, oltre a non capirci un tubo su quello che accade nel territorio di Lucca, da mesi non fa altro che cercarsi un rifugio altrove, dove tantissime legislature passate all’ombra di Berlusconi.

Come se fare il deputato praticamente tutta la vita non dovesse finire mai. Oppure dover stare in Parlamento a prescindere dagli schieramenti. Ma che politica è quella che porta alla disperazione uno che sta lì da una vita e dà l’idea di essere pronto a tutto pur di aggrapparsi ad un’altra seggiola?