Caso Barillari: La Santa Inquisizione grillina ora ha paura

Davide Barillari, il grillino ribelle, non è ancora stato espulso. Perché la Santa Inquisizione grillina ha paura. “L’espulsione del collega Davide Barillari non è stata più votata dal gruppo consiliare M5S del Lazio nella riunione di ieri sera convocata ad hoc in videoconferenza e alla quale Barillari, unico assente non si è presentato. Una decisione presa all’unanimità dagli altri otto consiglieri presenti.”  o comunica con un certo imbarazzo Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Regione Lazio. “Sarà quindi il Collegio dei probiviri che, come da Statuto e codice etico del MoVimento 5 Stelle, dovrà esprimersi – ci auguriamo con molta sollecitudine – sull’eventuale espulsione di Barillari”.

La Santa Inquisizione decide di non decidere

“D’altronde – aggiungono i consiglieri grillini – sono più di sei mesi che Barillari non partecipa ad alcuna riunione del gruppo e si è tolto da tutti i canali di comunicazione interna dimostrando una totale mancanza di volontà di condivisione. Spiace ancora di più constatare che mentre noi tenevamo la riunione, Barillari ha proseguito la sua attività sui suoi canali social continuando ad intessere la narrazione della sua immagine di vittima e perseguitato politico”.

La sua colpa? Criticare Zingaretti

Seguono altri insulti contro Barillari, la cui unica colpa è stata quella di criticare ripetutamente l’operato della Regione Lazio e del presidente Zingaretti. “Siamo indignati che in un momento così drammatico Barillari abbia continuato la sua campagna promozionale. Attendiamo pertanto il responso dei Probiviri, che speriamo a questo punto arrivi al più presto e al quale ci conformeremo”, conclude la Santa Inquisizione.

Troveremo i “giudici” grillini nelle liste del Pd…

Lui se la ride e scrive. “Grazie! alle oltre 1200 persone che in 1 solo giorno hanno firmato la petizione contro la mia espulsione. https://www.change.org/p/davide-barillari-davide-barillari-… Ieri sera non hanno votato la mia espulsione, il Gruppo M5S Lazio ha deciso di non decidere. Ora è tutto in mano al Collegio dei Probiviri del M5S, ma tutto fa pensare che il verdetto sia già scritto. Ieri sono riuscito ad eliminare lo stupido pretesto del quale ero accusato (www.saluteregionelazio.it) e conoscere il vero motivo della mia espulsione: la Carta di Firenze 2019″.

“Cioè aver contestato, non da solo ma insieme a migliaia migliaia di attivisti 5 stelle di tutta Italia e cittadini che avevano votato il M5S, la perdita di valori e di coerenza del MoVimento 5 Stelle e aver tradito la fiducia degli italiani stringendo accordi prima con la Lega e poi con il Pd”. Come volevasi dimostrare…