Che finaccia per i grillini: parlano Barillari e Cunial video)

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Che è successo al partito di Grillo e Casaleggio? Ce lo spiegano due che se ne intendono e che i grillini li conoscono molto bene. Sara Cunial e Davide Barillari, esponenti istituzionali ex M5S, entrambi espulsi dalla Santa Inquisizione dei giacobini pentastellati. L’intervista, che riproponiamo, è stata realizzata dall’emittente Contro Tv. L’intervistatore Massimo Mazzucco pone ai due ex pentastellati una domanda semplicissima: “Che cosa è successo al Movimento 5 Stelle?”. Inizia Barillari, che con molta pacatezza spiega che all’inizio il Movimento aveva nel suo dna la lotta contro il sistema, contro la casta, che usava parole forti in piazza. E ha infiammato milioni di persone”.

Barillari: l’alleanza Pd grillini è incompatibile

Prosegue Barillari: “Una volta passati dalla piazza la parlamento, c’è stata una istituzionalizzazione della lotta. Finché si era all’opposizione, si usavano ancora parole forti su temi forti. Ma una volta arrivati al governo, c’è stato questo compromesso con il sistema. Che molti chiamano addirittura tradimento dei principi fondativi. Questo ha portato il movimento addirittura ad allearsi con i nemici storici, prima la Lega e poi il Pd. Insomma, il progetto non è riuscito a riformare in modo strutturale la società e la politica”. “Addirittura, dice Barillari, chi è rimasto all’interno del movimento a difendere i principi fondativi, è stato trattato come un dissidente e neanche le discuissioni interne hanno chiarito l’equivoco”.

Cunial: troppe compromissioni col sistema

Quanto al rapporto col Pd, per Barillari è incompatibile con la natura stessa del movimento. Per la deputata Cunial, “ero partita con una campagna elettorale di un certo tipo, e al governo mi sono ritrovata con tutti altri valori da dover difendere. Qui non si è trattato di un semplice compromesso politico. Io credo che esponenti del movimento siano stati avvicinati da qualche lobby. Questo è stato il tarlo che ha corroso il movimento e che ci ha portati a questa situazione. Insomma, le decisioni vere vengono prese altrove e il parlamentare si ritrova a essere solo uno che spinge un pulsante. Il sistema ha appiattitto quell’indignazione e tutto quello che c’era di positivo nel movimento.

La Cunial dice che i suoi colleghi dovrebbero alzare la testa e che i fuoriusciti diventino sempre più. “Molti di noi sono stati lobotomizzati da questa dinamica del potere”. E le epurazionicontinuano, finché nel movimento non rimarrà più nessuno…