Chi ha ucciso Daniele Di Giacomo? Rilasciato l’uomo fermato a Fiuggi

C’è un sospettato per l’omicidio di Daniele Di Giacomo, 38 anni, avvenuto ieri pomeriggio a Tor Bella Monaca, nella periferia della Capitale, sotto gli occhi di decine di residenti. Si tratta di un uomo che oggi è stato rintracciato e bloccato a Fiuggi dalla Polizia. Nell’agguato è rimasta leggermente ferita a un ginocchio anche una ragazza di 26 anni che era a bordo dell’auto con la vittima al momento degli spari.

L’uomo è stato ascoltato per diverse ore, ma non è stato adottato alcun provvedimento cautelare nei suoi confronti. Il presunto killer era stato rintracciato ieri sera in un appartamento nel comune di Fiuggi in provincia di Frosinone, dove abita la sorella. La Procura della Repubblica di Roma ha disposto altri approfondimenti investigativi, tra cui le audizioni dei testimoni oculari e della fidanzata, rimasta ferita al ginocchio, e delegato ulteriori indagini alla polizia per far luce sul delitto e sul movente.

Daniele Di Giacomo freddato nel suo suv

Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono per ricostruire la dinamica dei fatti dell’omicidio di ieri: non si esclude nessuna pista, dal movente da ricercare nella vita privata al regolamento di conti. L’omicidio di ieri e’ avvenuto in pieno giorno, al civico 71, in via Fernando Quaglia dove Di Giacomo era appena uscito dalla tabaccheria e stava entrando nell’auto, ad attenderlo c’era la compagna di 26 anni. L’uomo e’ stato freddato da uno o piu’ sicari in sella ad uno scooter. Con un proiettile vagante e’ stata ferita ad un ginocchio anche la donna. Una modalita’ che sembrerebbe tipica degli agguati per regolamenti di conti tra spacciatori, ma non è questa la pista principale.

Di Giacomo stava risalendo sul suo suv, quando è stato avvicinato e freddato con quattro colpi. Due hanno raggiunto lo sportello dell’auto, come refertato dalla scientifica. Quindi il ferimento della sua compagna, 26 anni. “Aveva la barba ed è fuggito”, hanno poi raccontato a stretto giro diversi testimoni. L’identikit c’è, il movente a quanto pare anche. Si tratterebbe di questioni personali, di gelosia di chi ha sparato nei confronti Di Giacomo. Conti passionali, regolati a colpi di pistola.
Daniele Di Giacomo infatti non aveva legami con i clan di Tor Bella Monaca. Era noto alle forze dell’ordine, ma mai per reati legati alla droga. Viveva a Borghesiana dove gestiva un’attività di autonoleggio piuttosto conosciuta in zona. Aveva tre figli e in tanti – giurano – rigava dritto, senza delinquere