Chiara Colosimo a Reggio Calabria: “Sicura che un giorno la mafia perderà” (video)

colosimo racket
Contenuti dell'articolo

Chiara Colosimo parla chiaro: “Denunciare? Vuol dire non solo non aver paura ma anche dimostrare a chi pensa che con le intimidazioni si possa ottenere qualcosa che non è vero. Dire no al racket delle estorsioni e all’usura vuol dire innanzitutto dire no alla mafia”. Queste le parole del presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo ieri a Reggio Calabria, all’assemblea nazionale delle associazioni antiracket della Fai, svoltasi nella sede della “Tecnoappalti Italia”. Ossia l’impresa di Herbert Catalano che a dicembre ha subito un’intimidazione della ‘ndrangheta. “Per me – ha aggiunto Colosimo –  prima ancora che un onore, è un onere, poter rappresentare tutti coloro che combattono contro la criminalità organizzata.

Colosimo: “La mia generazione crebbe con il mito degli eroi senza armatura”

La Commissione Antimafia ha la necessità innanzitutto di stare in questi posti in cui il coraggio vince la paura e in cui le imprese fanno ancora più e ancora prima delle istituzioni. Del resto la mia generazione, cresciuta con il mito degli eroi senza armatura, che crede nella virtù dei gesti, che oggi attinge dal sacrificio tutta la forza per continuare ad andare avanti, è sicura che la mafia un giorno perderà la sua battaglia. Ma la vostra presenza, la vostra voglia di combattere e il cartello che leggo da qui, ci dicono che la mafia alcune battaglie le ha già perse. Perché avete vinto voi, abbiamo vinto noi, la buona battaglia”.

Intransigenti sui politici indagati per mafia

“Non c’è niente di peggio di un politico che viene indagato per mafia. Fermo restando la presunzione di innocenza io credo che su questo dobbiamo essere assolutamente intransigenti, a prescindere dal colore politico”. Lo ha detto la presidente della Commissione Antimafia commentando, a margine dell’incontro organizzato oggi a Reggio Calabria, l’operazione di martedì scorso della Dda di Catanzaro nella quale sono indagati alcuni esponenti politici.

Tano Grasso: “Le istituzioni  oggi sono credibili”

“Vogliamo far percepire ai nostri colleghi imprenditori – ha detto il presidente onorario della Federazione antiracket italiana, Tano Grasso, a margine dell’incontro organizzato a Reggio Calabria – il segnale d’insieme. Oggi ci sono da un lato tutte le maggiori istituzioni dello Stato, e dall’altro lato operatori economici che già hanno denunciato e lo hanno fatto in situazione di sicurezza senza sentire l’isolamento grazie alla condivisione delle associazioni antiracket”.

Il ruolo delle associazioni antiracket

“È un modello che noi offriamo – ha aggiunto Grasso – un messaggio che vogliamo veicolare, attraverso questa immagine che vede insieme istituzioni e imprenditori, a tutti gli altri colleghi, che è possibile denunciare anche a Reggio Calabria ed è possibile farlo grazie, da un lato alla credibilità delle istituzioni e dall’altro alla credibilità dell’associazione antiracket che è nata un anno fa”.

Colosimo: “Il nostro impgno per chi non se ne è andato”

Colosimo conclude così il suo intervento: “Davanti ho gli operai. Nessuno più di loro qui ha le mani pulite, anche se sono sporche di cantiere, perché non hanno lasciato solo l’imprenditore Herbert Catalano. Perché non se ne sono andati. Perché non hanno scelto, come spesso è accaduto, di farsi intimorire, di dire – è più conveniente stare altrove -. È a loro che dobbiamo questo impegno. È la non paura, la speranza, il coraggio che altri hanno avuto. Ma anche semplicemente, la normalità, quella normalità che non può più essere considerata un’eccezione in certe terre”.