Coca indigesta: col mal di pancia in ospedale, aveva ingerito 5 ovuli di cocaina

droga, carabinieri

Un ragazzo di 21 anni si e’ presentato al pronto soccorso dell’ospedale Gemelli di Roma nel pomeriggio dopo aver ingerito 5 ovuli di cocaina. Il 21enne italiano, incensurato, ha chiesto aiuto alla dottoressa per dolori addominali.

Dopo la radiografia, che ha accertato la presenza degli ovuli nello stomaco, e’ stata avvisata la polizia. Gli agenti, oltre a recarsi in ospedale, hanno perquisito anche la sua abitazione in via Monte Gennaro al Tufello trovando un bilancino, sostanza da taglio della droga e 1.200 bustine. Il giovane e’ stato arrestato e, dopo le sue dimissioni, verra’ interrogato dal Gip del tribunale capitolino.

Dipendente comunale spacciava cocaina per il clan Moccia

Nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti, un uomo di 45 anni di nome Mauro I. è stato arrestato a Tor Bella Monaca durante uno scambio di droga. Il 45enne, dipendente del comune di Vignanello in provincia di Viterbo, è stato bloccato dagli agenti del distretto di polizia del Casilino che lo hanno visto mentre si scambiava la droga nel parcheggio del McDonald’s sul vialone di Tor Bella Monaca con una donna di nome Valentina P.,moglie di Gaetano Moccia, appartenente all’omonimo clan. Per trasportare la droga da Roma a Viterbo aveva ricavato un ingegnoso nascondiglio dentro il blocco delle cinture di sicurezza posteriori.

Per accedere al vano segreto era necessario svitare il bullone sulla carrozzeria interno al portabagagli, e tirare un filo elettrico a cui era legato un contenitore stagno, a prova di cani antidroga, dove all’interno c’era la sostanza stupefacente. Dentro il guscio arancione c’era un etto di hashish e sei dosi di cocaina. Nell’abitazione dell’uomo sono stati trovati il bilancino e altri 40 grammi di sostanza stupefacente.

L’arresto è stato convalidato dal giudice dell’ottava sezione penale di piazzale Clodio, che ha applicato al 45enne la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma.In aula il pubblico ministero, durante la sua requisitoria, ha ricordato che nel 2022 l’imputato era stato già arrestato per lo stesso reato dai carabinieri di Vignanello nel viterbese.