Cocaina, ex calciatore nascondeva 25 chili di ‘polvere bianca’ ad Acilia. Valevano 5 milioni

Blitz dei Carabinieri di Ostia ieri ad Acilia. Dove i militari hanno arrestato un giovane di 32 anni, ex calciatore impiegato in passato anche nella primavera di una squadra di serie A. Trovando a casa dell’uomo una ingente quantità di droga, circa 26 chili. Divisa in 25 panetti e non ancora ‘tagliata’. Sufficiente per inondate di ‘neve’ buona parte del litorale. Per un valore complessivo che considerato il volume della cocaina sequestrata, poteva raggiungere anche i 5 milioni di euro. Ma non è tutto, perché nella casa dell’ex professionista del pallone sono stati rinvenuti anche 210 mila euro in contanti. Un fiume di droga e un mare di soldi insomma. Con i quali magari A. C., queste le iniziali dell’arrestato, sperava di potersi dare alla bella vita. Quella che aveva inseguito giocando a pallone, ma fallendo nel suo obiettivo. E ritrovandosi a calcare i campetti delle serie minori. I Carabinieri in realtà lo seguivano da parecchio tempo, perché il tenore di vita di A. C. appariva incompatibile con il suo stato attuale. E anche con la sua attestazione di essere un semplice disoccupato. Adesso gli inquirenti dovranno stabilire gli eventuali rapporti dell’ex atleta con la criminalità del litorale, ma intanto la sua corsa verso un mondo dorato fatto di guadagni facili e di cocaina è finita per sempre. E nel peggiore dei modi.

La squadra antidroga fa gli straordinari: sequestrato un quintale tra cocaina e hashish

Maxi sequestro di cocaina, il sogno dell’ex calciatore finisce a Rebibbia

Il sogno criminale legato alla cocaina di A. C., ex calciatore approdato anche alle giovanili di un club di serie A è finito ieri a Rebibbia. Quando i Carabinieri del nucleo di Ostia lo hanno arrestato, e tradotto nella casa circondariale al Tiburtino. I 25 panetti di droga ritrovati fanno pensare a un giro ampio di detenzione e spaccio di stupefacenti, legato anche alla criminalità organizzata. Ma questo sarà quanto dovranno verificare  gli inquirenti. Intanto per fortuna – e per la bravura dei militari intervenuti – tutta quella coca non finirà per strada ad arricchire la malavita del litorale. Che purtroppo con lo spaccio continua a fare affari d’oro anche in epoca di pandemia. Perché evidentemente per la polvere ‘bianca’ non c’è mai crisi, nemmeno con il covid.

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