“Compra italiano, compra locale”. Parte la campagna di Fratelli d’Italia per la patria (video)

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“Compra italiano, compra locale. Un Natale tricolore è un Natale solidale”. E’ il titolo della campagna natalizia di Fratelli d’Italia, che prende il via oggi e durerà fino a Natale. Militanti e simpatizzanti di FdI allestiranno gazebo in tutte le città italiane nelle vie centrali e più frequentate per gli acquisti natalizi. Chiunque avrà acquistato un prodotto fatto in Italia e comprato in un negozio di vicinato potrà andare nei gazebo dove sarà impacchettato con una originale carta regalo che riporta la scritta della campagna “compra italiano, compra locale”.

“Compra italiano” in tutte le piazze

L’iniziativa è stata presentata oggi dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dal gazebo di FdI allestito in viale Europa a Roma, dove per l’occasione ha incartato alcuni doni comprati dai cittadini. “Compra italiano, compra locale” è una campagna di Fratelli d’Italia per invitare i nostri connazionali a comprare per questo Natale prodotti italiani e a comprarli nei negozi di prossimità. Questo significa difendere le nostre aziende, la nostra identità e i posti di lavoro di milioni e milioni di famiglie italiane”, ha detto il presidente di FdI a margine dell’iniziativa.

Meloni e Rampelli in difesa dei posti di lavoro

Il vicepresidente della Camera e deputato di FdI Fabio Rampelli ha sostenuto l’iniziativa. “Con l’avvicinarsi del Natale la campagna di Amazon per l’acquisto on-line si è fatta assillante e aggressiva. Un vero assalto finale ai negozi di vicinato, fatto anche con i buoni del governo. Insomma, una concorrenza sleale che va stroncata. Il negozio è un presidio comunitario oltre che un’attività economica, una luce accesa nelle periferie o nei piccoli centri poco abitati. E’ la resistenza alla desertificazione sociale. Il governo tuteli il commercio di prossimità e vieti il black Friday.

Fermiamo le multinazionali comprando italiano

“Ogni persona – aggiunge poi Rampelli -, ogni famiglia sostenga le attività locali e faccia acquisti in strada, per fermare l’indegno sciacallaggio. L’e-commerce chiude serrande, spegne luci, facilita l’avvento della delinquenza, uccide la piccola economia, espelle lavoro. Poi non paga tasse proporzionate a casa nostra, toglie il gusto della passeggiata, intacca le relazioni sociali, rinchiude in casa e trasforma le persone in oggetti di consumo. Fermiamolo”.