Conclave 2025, fumata bianca, Habemus Papam: la Chiesa cattolica accoglie il nuovo Papa

Il cielo sopra San Pietro si è tinto di bianco: oggi, 8 maggio 2025, intorno alle ore 18.07, è arrivata la tanto attesa fumata bianca che ha annunciato l’elezione del nuovo Papa 2025, il 267º successore di San Pietro. Dopo giornate di votazioni intense, preghiere e riflessioni nel cuore del Conclave, i cardinali hanno scelto il nome che guiderà la Chiesa cattolica in uno dei momenti più delicati della sua storia recente.
Il nuovo Pontefice, la cui identità sarà rivelata ufficialmente in Piazza San Pietro al tradizionale “Habemus Papam”, rappresenta una figura di profonda spiritualità e autorevolezza, chiamato a raccogliere un’eredità importante e ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo: la crisi climatica, i conflitti geopolitici, il dialogo interreligioso e la secolarizzazione crescente in Occidente.

Il nuovo Papa è stato eletto: cosa succede ora?
Ora si attende l’annuncio ufficiale dell'”Habemus Papam” dalla Loggia delle Benedizioni, pronunciato dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti, che rivelerà il nome e il titolo scelto dal nuovo Pontefice.
Dopo l’elezione e l’accettazione da parte del nuovo Papa, il neoeletto viene accompagnato in questa stanza, dove si commuove spesso fino alle lacrime, consapevole del peso immenso del ruolo che ha appena accettato. È qui che:
- Si spoglia dei suoi abiti da cardinale;
- Indossa per la prima volta la veste bianca papale, scelta tra tre misure preparate in anticipo;
- Si raccoglie in preghiera, in un momento privato e carico di emozione, prima di presentarsi al mondo.
La stanza è piccola, austera, con alcuni mobili antichi e uno specchio. È chiamata “delle lacrime” proprio perché molti Papi piangono lì dentro, sopraffatti dal senso di responsabilità.
Curiosità
- Papa Francesco, si dice, rifiutò parte dei paramenti più sfarzosi, scegliendo la semplicità fin da lì.
- Papa Giovanni Paolo II vi pianse lungamente.
- Papa Benedetto XVI, secondo alcune testimonianze, rimase in silenzio assorto.
Il cardinale eletto, sarà sicuramente noto per il suo impegno pastorale, la sua attenzione agli ultimi e la sua profonda cultura teologica. Con radici salde nella dottrina ma uno sguardo rivolto al futuro, il nuovo Papa 2025 promette di essere una figura capace di unire tradizione e innovazione.

Attesa e commozione tra i fedeli in tutto il mondo
Dalla sera in cui si è aperto il Conclave, la tensione è stata palpabile. Migliaia di fedeli hanno vegliato in preghiera in Piazza San Pietro e in tutto il mondo, seguendo in diretta ogni segnale proveniente dal comignolo della Sistina. Alla vista della fumata bianca, un boato di gioia ha attraversato la folla. Lacrime, canti e abbracci hanno accompagnato l’annuncio che resterà nella storia come la nascita di un nuovo pontificato.
Come funziona la fumata bianca
All’interno della Cappella Sistina, vicino all’ingresso, sono posizionate due stufe: una antica e una moderna. La prima, in ghisa, ha forma cilindrica ed è utilizzata per bruciare fisicamente schede, appunti e altri documenti delle votazioni. Risale al 1939 ed è stata impiegata in tutti i Conclavi da Pio XII a Papa Francesco. Dotata di uno sportello inferiore per l’accensione e una valvola manuale per regolare il tiraggio, presenta anche uno sportello superiore attraverso cui vengono inseriti i materiali da bruciare.
Accanto a questa, si trova una seconda stufa, introdotta nel 2005, progettata esclusivamente per generare la fumata con fumogeni colorati. Funziona grazie a un dispositivo elettronico che attiva delle cartucce chimiche, differenti a seconda del colore desiderato. Il fumo nero si ottiene con una miscela di perclorato di potassio, antracene e zolfo. Al contrario, il fumo bianco — che segnala l’elezione del nuovo Pontefice — si produce utilizzando clorato di potassio, lattosio e pece greca.

La canna fumaria e il comignolo simbolo dell’elezione papale
Entrambe le stufe sono collegate a un’unica canna fumaria in acciaio, alta circa 30 metri, che termina sul tetto della Cappella Sistina. Il terminale è un piccolo comignolo di rame con cappello “cinese”.
È da qui che si sprigiona il fumo che comunica l’esito di ogni votazione dei 133 cardinali riuniti in Conclave. Se non si raggiunge la maggioranza qualificata dei due terzi, viene emessa una fumata nera. In caso contrario, al termine dell’elezione, viene prodotto il fumo bianco, simbolo ufficiale dell’avvenuta scelta del nuovo Papa.