Contagi a Fiumicino: comune e regione nel panico, non sanno che fare

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Contagi a Fiumicino: sindaco e regione letteralmente nel panico. Positivi al coronavirus anche il marito e almeno un figlio – o una figlia – della donna straniera contagiata a Fiumicino. La cittadina in provincia di Roma è nel panico. Messaggi concitati sui gruppi delle scuole si inseguono. Tutti i genitori dei compagni dei figli della donna sono preoccupati. E parecchio.

Contagi, si cerca di minimizzare

Sindaco di Fiumicino e Regione Lazio cercano di gettare acqua sul fuoco. Ma la loro reazione allarma ancora di più la popolazione. “Non è un focolaio locale né laziale, ma d’importazione lombarda nel senso che la signora è stata in un comune del bergamasco”. Lo ha sottolineato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino dopo il caso di contagio da coronavirus di una donna, del marito e della figlia che abitano a Fiumicino

La teoria dell’importazione

“Quasi sicuramente la prima decisione è chiudere la scuola, la Colombo, ma anche il corpo che è tutt’uno in termini di servizi. La mensa, la palestra e la piscina sono corpo unico”. Così il sindaco di Fiumicino in una conferenza stampa indetta dopo la conferma del test che aveva riconosciuto positiva al coronavirus la giovane donna residente a Fiumicino ricoverata allo Spallanzani di Roma.

Fiumicino chiude la scuola

“Proprio per questo, ci sarà una mia ordinanza, chiuderemo il plesso scolastico che frequenta la figlia – spiega Montino -. Riguardo alla seconda scuola, quella che frequenta il bambino, la decisione è ancora sospesa. Tra poco la prenderemo, dopo aver ricostruito non tanto gli spostamenti del bambino, che è negativo, ma quelli dei genitori, per capire se hanno una correlazione”. “Ora si vedrà che procedure seguire con la Asl rispetto alla classe che frequentava la bambina – aggiunge Montino -. Capire quale sarà il percorso di attenzione rispetto ai bambini che hanno avuto una relazione con la famiglia”.

La regione è “ottimista”

Addirittura l’assessore regionale alla Sanità D’Amato, fa dell’ottimismo.” donna, seppur positiva, sta abbastanza bene, non ha sintomi particolari se non un po’ di tosse” ed è emersa la “negatività della tac”. Lo afferma, dal comune di Fiumicino, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio. E anche lui insiste con la tesi dell’importazione. “Non è un focolaio a Fiumicino, abbiamo già ricostruito i contatti avuti dalla donna ed emerge la permanenza dal 19 al 21 febbraio ad Azzano Lombardo, in provincia di Bergamo, dove ci sono stati dei casi”. “Nelle prossime ore verrà completato il quadro dei contatti della bambina” risultata contagiata “con la definizione di contatti stretti”, sottolinea l’assessore spiegando che in seguito verranno attivate procedure di “sorveglianza attiva”.

Intanto, l’intero nucleo familiare è ricoverato allo Spallanzani.