Contrordine compagni: torna in Parlamento il Partito Comunista

partito comunista

A volte ritornano. E sono ritorni che evocano ideologie sinistre che tanta miseria e orrore hanno portato nel mondo. Il Partito Comunista torna infatti in Parlamento. Ad annunciarlo è Emanuele Dessì, senatore ex M5S poi al Gruppo Misto, che da ieri rappresenterà ufficialmente a Palazzo Madama il partito guidato dal segretario Marco Rizzo.

A volte ritorna: perfino il Partito comunista

“L’autorizzazione è arrivata. Da oggi rappresento, nel Parlamento Italiano, il Partito Comunista. Dopo un lungo peregrinare, spesso piacevole, a volte tormentato, si torna a casa…”, scrive il senatore in un post su Facebook al quale allega la lettera con la richiesta di autorizzazione al passaggio dell’ufficio politico del Partito, siglata da Rizzo il 10 novembre scorso e indirizzata alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Giunta oggi, l’autorizzazione sancisce così il ritorno dei comunisti nell’arco parlamentare. “Il Partito Comunista torna in Parlamento”, commenta quindi su Twitter Rizzo, che spiega: “Questo avviene grazie al sen. Emanuele Dessì, già militante comunista poi eletto M5S. Emanuele Dessì da oggi rappresenta il nostro progetto politico al Senato della Repubblica. Contro Draghi nelle piazze e – da oggi – anche nelle istituzioni”.

Il libro nero del comunismo

Nel 1999 la Mondadori ha pubblicato Il libro nero del comunismo. Con la caduta del Muro di Berlino e il dissolvimento dell’Unione Sovietica sono stati aperti archivi fino ad ora segreti. Così una decina di storici francesi, coordinati da Stephane Courtois, sulla base di migliaia di documenti e testimonianze hanno scritto “Il libro nero del comunismo”, una valutazione dei genocidi e dei crimini perpetrati dai regimi comunisti in tutto il mondo. Eppure in Italia sembra che il tempo sia passato inutilmente.