Il buffo corteo di Conte: dovrà chiedere aiuto alla Schlein

Conte corteo

Vuol fare il duro Giuseppe Conte con il suo mini corteo a Roma. A partire dal video con cui reclamizza l’adunata dei resti del Movimento cinquestelle per il 17 giugno, in cui sembra voler spintonare, spingere via, magari picchiare Giorgia Meloni.

Ovviamente non lo farà mai per l’indole del capo pentastellato; ma lancia comunque un messaggio non esattamente civile ai suoi.

Conte lancia un corteo buffo

Ma tant’è, i grillini sono fatti così, a cominciare dal vertice. Sbruffoneggiano.

Però è davvero buffo l’annuncio. Anche perché a occhio e croce di “cortei” pentastellati ne ricordiamo uno a Roma, con duemila persone nel 2016, che divenne celebre per l’inciampata di Beppe Grillo in una delle buche della città appena conquistata dalla Raggi…

La scelta del percorso del raduno è anche ridimensionata rispetto a quanto ci si attenderebbe da una forza di opposizione dura e pura, come amano definirsi. Da Piazza della Repubblica a Largo Corrado Ricci – a poca distanza dal Colosseo – parliamo di circa un chilometro e mezzo. Un pedone ci impiega, lo dice Google, circa una ventina di minuti.

E il servizio d’ordine…?

E se a questo aggiungiamo che non ci sarà il mitico servizio d’ordine che fu del Pci e poi in formato mignon del Pd, Giuseppe Conte corre il rischio di una durata brevissima del corteo anti Meloni, anti Governo, anti Ucraina, anti Pd, anti tutto.

Non farebbe decisamente una bella figura e forse dovrà ricorrere proprio alla Schlein, se non altro per farsi prestare qualche attivista dei suoi per garantire uno svolgimento lento della manifestazione, con file piccole al massimo di dieci persone e tutte ben allungate fra loro per poter urlare – vecchia tecnica – “la coda è ancora in piazza della Repubblica”.

Il solito corteo in modalità manifestazione dell’antichità con tanti sberleffi sui social mentre gli eroi pentastellati sognano una rivoluzione che tarda assai ad arrivare. Oppure a Conte toccherà chiedere aiuto a Di Battista…