Covid, neonata intubata al Bambino Gesù: “Migliora, ma resta in prognosi riservata”

neonata Covid

Migliora la neonata in terapia intensiva per Covid, “ma la prognosi resta riservata”. Lo sottolinea un aggiornamento dell’ospedale Bambino Gesù di Roma dove è ricoverata, da sabato, la neonata di 7 mesi con insufficienza respiratoria severa da Sars-CoV-2. La piccola era arrivata nell’area rossa del dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Nella notte il quadro respiratorio ha presentato un miglioramento che ha consentito una riduzione del supporto ventilatorio – precisa l’ospedale pediatrico del Vaticano – I parametri di ossigenazione sono migliorati conseguentemente. Le condizioni cliniche restano tuttavia ancora critiche e la prognosi rimane riservata”.

La neonata era stata trasferita da Cosenza per l’aggravarsi delle condizioni cliniche assai critiche dal punto di vista respiratorio, presentando un tipo di danno alveolare simile a quello del Covid adulto.

La neonata col Covid trasferita dalla Calabria a Roma

Un volo sanitario urgente a bordo di un C-130J della 46esima Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare ha trasportato il 18 dicembre dall’aeroporto di Lamezia Terme a quello di Ciampino la bambina di sette mesi, affetta da Covid-19. La piccola, intubata e costantemente assistita da un’équipe medica, è stata imbarcata sul velivolo da trasporto all’interno di un’ambulanza.

La richiesta di trasporto sanitario d’urgenza all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma è pervenuta dalla prefettura di Cosenza alla Sala Situazioni di Vertice del Comando Squadra Aerea, che ha avviato immediatamente le previste procedure di attivazione dell’equipaggio della 46esima Brigata Aerea di Pisa, in prontezza operativa per questo genere di missioni.

Non mancano i casi gravi di Covid tra i più piccoli, come spiegato a Repubblica Roma dalla dottoressa Elena Bozzola, segretaria nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) e medico del Bambino Gesù: «Purtroppo i casi gravi fra i bambini ci sono. E riguardano in particolare quelli con patologie secondarie. Ma ci è capitato di vedere anche bimbi descritti come perfettamente sani finire in ospedale, anche in terapia intensiva».