Covid sul lavoro, sono gli infermieri i più colpiti dal virus

infermieri santa maria goretti

I casi mortali da Covid sul lavoro, alla data del 30 giugno, sono 252 (+16), concentrati soprattutto tra gli uomini (82,5%) e nelle fasce 50-64 anni (69,8%) e over 64 anni (19,5%). Con un’età media dei deceduti di 59 anni. A fare il punto della situazione è il sesto report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, pubblicato insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento sui casi registrati nelle 19 regioni italiane e nelle due province autonome di Trento e Bolzano, diffuse con cadenza mensile.

La Lega: gli infermieri hanno dato tutto

”Sono dati allarmanti quelli diffusi dall’Inail sui contagi da Covid-19 in Italia. Indicano, in particolare, gli infermieri tra le categorie professionali più colpite, con oltre l’83% di denunce su un quadro complessivo di 40,6% di infezione. A preoccupare è soprattutto il dettaglio dei casi mortali, pari all’11,8%, con i tecnici della salute che incidono per il 63%. Rivolgo un appello accorato al Governo: non dimentichi gli operatori della sanità. Che tanto hanno dato nel momento più virulento della pandemia, sacrificando se stessi e la propria famiglia. E nonostante la mancanza cronica dei dispositivi di protezione individuale e le difficoltà delle strutture sanitarie, giunte quasi al collasso e con precarietà strutturali vecchie di decenni di incuria e abbandono da parte delle istituzioni”.

Il virus ha colpito con forza gli operatori sanitari

Ad affermarlo è Luisa Regimenti, europarlamentare della Lega e medico. Nonché responsabile Sanità per il partito nel Lazio, in merito ai dati Inail contenuti nel sesto report nazionale dell’istituto sui contagi sul lavoro da Covid-19 in Italia. ”Il virus ha colpito con forza e percentuali significative anche medici, operatori socio-sanitari e socio-assistenziali. Poi il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri – sottolinea Regimenti -. In un contesto di contagi da Covid-19 nei luoghi di lavoro che secondo il report dell’Inail sono 965 in più in soli quindici giorni, dal 15 al 30 giugno, con 252 casi mortali e 16 in più rispetto alla rilevazione precedente. E’ il segnale – conclude l’eurodeputata del Carroccio – di un’emergenza ancora in atto e che occorre affrontare con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.