De Benedetti: un maleducato rosso non diventerà mai un signore…

Carlo De Benedetti sappiamo tutti chi è. E’ inutile ricordare le sue gesta passate. Così come sappiamo chi sono e cosa rappresentano i grandi media italiani, rabbiosi per la vittoria della destra. Ancora più furenti perché la destra italiana è abituata da decenni alle loro bassezze e menzogne e si sa ben difendere. Di più: la destra non ha paura del preteso potere dei media, screditati anche agli occhi degli italiani e degli osservatori internazionali. Eppure c’è chi continua a vomitare odio e insulti: guarda caso, proprio contro il premier eletto a furor di popolo dai patrioti italiani. Dice bene il senatore Gasparri, che De Benedetti lo conosce bene. “È incredibile il conformismo di gran parte del mondo dell’informazione italiana. Se un esponente del centrodestra dice qualcosa di non gradito si aprono polemiche colossali”.
Gasparri: la stampa asservita tace quando si insulta Giorgia Meloni
E questo lo sappiamo. Gasparri sottolinea: “Ma se De Benedetti dà del demente al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni quasi tutti tacciono. Questo modo di gestire la comunicazione è spregevole e offende tutto il mondo del giornalismo al quale appartengo da decenni. De Benedetti pare abbia licenza di insulto nei confronti del Presidente del Consiglio, altri vengono crocifissi per qualsiasi ragione. De Benedetti – continua – è un personaggio inqualificabile. Basta vedere cosa ha detto dei suoi figli. Ma il problema non è De Benedetti, sul quale la storia ha già espresso il giudizio che merita un personaggio simile. Il problema è l’informazione taciturna di fronte a questi atteggiamenti offensivi e intollerabili. Peggiori di De Benedetti sono i fantocci silenti. Ma uomini si nasce, nanetti alla corte di De Benedetti si diventa”.

Solidarietà a Giorgia Meloni e agli italiani che l’hanno votata
Difficile dire meglio. Ma anche una familiare dello stesso De Benedetti prende le distanze disgustata. “Voglio prendere totalmente le distanze da quello che è stato detto dall’ingegnere Carlo De Benedetti, che è il nonno dei miei figli, perché sono parole estremamente gravi che mi hanno profondamente turbato, dette nei confronti del Presidente del Consiglio e in modo particolare, ma non solo, di una donna”. Così Paola Ferrari, all’indomani degli insulti di Carlo De Benedetti nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Io con la famiglia di mio marito ho un rapporto molto distante da parecchi anni, ma comunque certe cose mi feriscono – rileva la Ferrari -.
Paola Ferrari: sono profondamente disgustata
Trovo molto grave usare questi termini, che offendono la persona ma anche le istituzioni italiane per la carica che Giorgia Meloni ricopre, e anche tutti gli italiani che la hanno votata. Voglio esprimere a Giorgia Meloni tutta la mia solidarietà e tutto il mio profondo dispiacere per le parole che le sono state rivolte”. La giornalista Rai, che è sposata con il figlio dell’ingegnere, l’imprenditore Marco, prosegue: “Mi dissocio completamente, prendo totalmente le distanze. Penso che il rispetto nei confronti dell’avversario politico sia determinante, quindi mi sento anche io offesa. Parole disgustose, gravi, offensive e inopportune, anche perché l’avversario politico va sempre rispettato”.
Il vergognoso silenzio della Schlein e dei suoi su De Benedetti
“Non sorprende affatto il silenzio imbarazzante di Elly Schlein che tace sul vergognoso epiteto demente rivolto da De Benedetti al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. È la solita deprecabile tattica della sinistra che si agita sbraitando sempre e solo a senso unico (il loro). Per lei e per il Pd vale quindi la regola del chi tace acconsente, schierandosi così palesemente dalla parte dell’editore del Domani? Oppure è troppo presa nel fare le barricate contro gli aumenti ai fondi per la sanità del Governo Meloni, mentre i tagli del governo precedente la vedevano in rigoroso silenzio, ma comunque a spendere ciò che non aveva, come dimostrato dai buchi di bilancio della sanità in Emilia Romagna?” Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. E poi il problema è La Russa che ha detto solo la verità storica…