I tumori galoppano e noi perdiamo due anni per un decreto

Quando lo Stato si deve vergognare di fronte ai tumori perché si perdono anni per attuare un decreto. E poi quel decreto scade pure. È una storia che sembra un romanzo e invece si tratta dell’amara realtà rappresentata da istituzioni inefficienti.

Era stato salutato persino con un’enfasi propagandistica fuori luogo lo stanziamento, nel 2020, di cinque milioni di euro in uno dei tanti e inutili decreti ristori post pandemia per i cosiddetti test Ngs. Ovvero innovativi strumenti di prevenzione che, individuando le alterazioni molecolari all’origine dei tumori, garantiscono una diagnosi precoce.

I tumori avanzano il decreto ritarda

Quei soldi non sono mai arrivati a destinazione e anzi i termini di impiego paiono essere scaduti, stando ad una dettagliata interrogazione presentata in commissione sanità dalla deputata Lisa Noja, di Italia Viva.

I ministeri della Salute e dell’Economia avrebbero dovuto varare un decreto attuativo nel giro di due mesi. In assenza del decreto il governo si affrettò a chiarire in Parlamento col sottosegretario Costa che per muoversi con maggiore precisione di voleva un parere del Consiglio superiore di sanità.

La denuncia della deputata Noja

Per evitare guai, il governo impegnava di nuovo la somma, rimandando ad un ulteriore decreto attuativo la sua utilizzazione.

Risultato: sono scaduti i termini fissati per legge per l’emanazione di entrambi i decreti attuativi.

Questo significa prendere in giro le persone, vanificare la lotta al tumore, ignorare i progressi della medicina.

Presidente Draghi e ministri Franco e Speranza, li svegliate voi i burocrati che frenano le cure o siete voi a dover essere svegliati?

L’auspicio è che si sbrighino almeno a rispondere rapidamente in commissione, perché diventa inaccettabile ogni ulteriore ritardo rispetto alla priorità chiamata salute.

La diagnosi precoce è uno strumento essenziale e apprendere che non bastano due anni per spendere la miseria di cinque milioni di euro fa letteralmente impazzire. È qualcosa che va fatto sapere a tutti perché non possono passarla liscia cosi