Dietro l’allarme bomba e il blocco dei treni la pista anarchica: indaga la Procura di Firenze

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine per attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione in relazione all’interruzione dei treni sulla linea Alta Velocità avvenuta ieri dopo la segnalazione di persone in una galleria e una telefonata anonima che segnalava la presenza di una bomba. Il procedimento è coordinato dall’aggiunto della Dda, Luca Tescaroli. Nel procedimento si ipotizzano anche i reati di furto aggravato e danneggiamento.
Prima persone in galleria, poi l’allarme bomba: treni in ritardo fino a 6 ore
Dall’alba la circolazione si svolge regolarmente su tutta la rete ferroviaria nazionale. Eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti gia’ risolti. Lo si legge sul portale di Trenitalia. La circolazione, si spiega, e’ tornata regolare dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine. I treni Alta Velocita’ e Intercity hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 400 minuti. I treni Alta Velocita’ hanno subito limitazioni di percorso.

La Polfer ha acquisito le immagini delle telecamere
“Stiamo acquisendo le immagini delle telecamere che ignoti hanno poi divelto e procediamo con gli accertamenti: le verifiche sulla linea hanno appurato che è stata danneggiata anche la porta di un casottino dove sono custoditi i rec elettrici dell’Alta velocità e che da una delle colonnine in galleria è stata fatta una telefonata, arrivata all’ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba”. Lo spiega Marco Dalpiaz, dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria della Toscana che da ieri sera è impegnata nei rilievi sul tratto di Av interessato dalla segnalazione. Dopo la segnalazione anonima “la circolazione è stata subito interrotta e nessun treno è stato fermato in linea o in galleria ma tutti presso stazioni ferroviarie“, precisa il dirigente della Polfer. “I controlli svolti nella notte e stamattina hanno permesso di accertare che nessun ordigno era stato lasciato – aggiunge Dalpiaz – la Polfer ha ispezionato con dei carrelli, delle piccole motrici, tutta la galleria in un senso e nell’altro, per un totale di 14 chilometri. E’ stata fatta la bonifica ed è intervenuta la scientifica”.