Disabile rom giù dalla finestra dopo una perquisizione: +Europa accusa la Polizia

Hasib Omerovic

Tentato omicidio in concorso: è questa l’ipotesi di reato per il quale la Procura di Roma indaga in relazione alla vicenda di Hasib Omerovic, il 36enne disabile rom, in coma dopo essere precipitato dalla finestra di casa, a Primavalle. Il caso è stato riferito oggi durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati alla presenza di Fatima Sejdovic, la madre della vittima, del deputato Riccardo Magi, di Carlo Stasolla, portavoce di Associazione 21 luglio e degli avvocati della famiglia Arturo Salerni e Susanna Zorzi. Portato in ospedale a causa dei numerosi traumi, il giovane Hasib è da 50 giorni in gravissime condizioni.

Il fascicolo, al momento a carico di ignoti, è stato affidato al pm Stefano Luciani che nelle scorse settimane ha disposto il sequestro di un lenzuolo insanguinato e di un manico di scopa spezzato, che secondo l’ipotesi contenuta nella denuncia sarebbe stato usato per colpire Hasib.

Sulla vicenda di Hasib Omerovic, il 36enne disabile precipitato dalla finestra dopo la visita di alcuni agenti in borghese, il deputato Riccardo Magi, ha presentato un’interrogazione al Ministero dell’Interno, basata sul contenuto dell’esposto che la famiglia Omerovic ha presentato alla Procura di Roma. “Una vicenda tragica e resa ancora più sconvolgente dalla mancanza di chiarezza e verità in cui è avvolta – ha detto Magi durante la conferenza stampa alla Camera dove è stata raccontata la vicenda alla presenza della madre della vittima – Dal giorno in cui è avvenuta, la famiglia di Hasib è sprofondata nel terrore, tant’è che non è più tornata nella casa popolare, che gli è stata regolarmente assegnata, dove viveva da circa tre anni”. La famiglia Omerovic “ha deciso di rendere nota questa vicenda nella speranza che l’attenzione pubblica aiuti a sapere la verità. Le istituzioni democratiche tutte hanno il dovere e insieme il bisogno della stessa verità”.

“Non è chiaro il motivo per cui sia entrata nell’abitazione e abbia richiesto ad Hasib i documenti, né perché gli siano state fatte delle fotografie: i familiari non sono a conoscenza di eventuali verbali a suo carico, né di alcuna attività di indagine specifica svolta dalla polizia giudiziaria (rilievi, fotografie), né al loro arrivo sul posto né successivamente”, si legge nell’interrogazione di Magi che chiede al Ministero se “al di là dei profili di competenza dell’autorità giudiziaria, non ritenga di avviare con la massima urgenza un’indagine interna per fare luce sugli obiettivi e le modalità dell’intervento della Polizia di Stato e su eventuali violazioni anche disciplinari poste in essere, se via sia un rapporto di servizio sull’intervento e quale sia il contenuto dello stesso”.